...Il rientro più importante: torna lo stopper-metronomo ago della bilancia rossonera

...Il rientro più importante: torna lo stopper-metronomo ago della bilancia rossoneraMilanNews.it
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martedì 17 aprile 2012, 20:15Focus On...
di Emiliano Cuppone

La gara con il Bologna di domenica prossima potrebbe portare con sé un rientro importante, forse il più importante di tutti, quello di Thiago Silva.
Il centrale brasiliano sta forzando i tempi, ha fatto gli straordinari allenandosi anche nei giorni di sosta per rispondere presente il prima possibile, per tornare protagonista nelle ultime 6 giornate che valgono la volata scudetto. Il ritorno del Mostro col numero 33 sarebbe una manna per Massimiliano Allegri, il quale ritroverebbe quello che a detta di molti (praticamente tutti) è il miglior difensore centrale al mondo.
Recuperare Thiago sarebbe provvidenziale per ritrovare solidità difensiva, il ragazzo è un muro che corre con la velocità di un treno, uno stopper perfetto, capace di fermare qualsiasi avversario senza troppe difficoltà, ma risulterebbe fondamentale anche, e soprattutto, per quel che riguarda la manovra rossonera.
Per certi versi è lui il vero metronomo del Milan, l’uomo che ha spinto Allegri a fare a meno di Andrea Pirlo in favore della presenza difensiva di Van Bommel. Thiago Silva è il regista arretrato del Milan, l’uomo che detta i tempi, capace di lanci precisi e di smistare il pallone con il fare sapiente ed ordinato del miglior direttore d’orchestra.
Insieme ad Ibrahimovic, forse anche di più, è la stella del Milan, l’uomo in più, quello capace di fare la differenza con prestazioni sempre su di un livello elevatissimo, al limite dell’impeccabile. Il suo infortunio contro la Roma, proprio pochi giorni prima della supersfida al Barcellona (in molti rimuginano ancora, immaginando cosa sarebbe stato di quel quarto di finale con il brasiliano in campo), ha messo in ginocchio le alchimie tattiche di Allegri.

Il Conte Max in difesa ha potuto fare affidamento sulla solidità di Mexes (anche se la sconfitta con la Fiorenina, la più pesante della  stagione, è maturata proprio a causa di due errori del francese), ma ha perso in un colpo solo gli uomini che meglio gestiscono la sfera e fanno uscire la squadra dalla propria metà campo, Thiago Silva e Van Bommel. Il Milan ha perso brillantezza nel giro palla, velocità nel fraseggio e capacità di verticalizzazione, la gestione dei match è diventata irrimediabilmente più complicata, dovendosi affidare sempre più a fonti di gioco alternative.
Insieme a Thiago dovrebbero rientrare Mark Van Bommel (già pronto sabato scorso) ed Ignazio Abate (che ha risolto i problemi al polpaccio che l’hanno tenuto di nuovo a riposo contro il Chievo), altri due alfieri importanti dello scacchiere di Max l’acciuga, due degli uomini del diciottesimo scudetto. Settimana importante per il diavolo, inizia ad intravedersi la possibilità di una formazione “tipo”, seppur ancora orfana di gente del calibro di Boateng e Pato, ma quantomeno equilibrata nei reparti, con qualche rincalzo in più che mette il livornese nella posizione di operare delle scelte.
Non è un caso che il calo del diavolo sia coinciso proprio con l’infortunio del giocatore verdeoro, è lui l’ago della bilancia del Milan targato Allegri, atipico in tutti i suoi aspetti, dal trequartista lottatore, al metronomo piazzato sulla linea dei difensori, capace di gestire il pallone con meno pressione e con più ampia visione. Le doti di Thiago Silva non si discutono, si è sottovalutata, e non poco l’assenza del numero 33, lui che, salvo sorprese, tornerà a disposizione per tirare la volata a Ibra e compagni, pronti a seguire il futuro capitano rossonero verso quel diciannovesimo scudetto che è ancora ad un passo, meno imprendibile di quanto pensino in molti.