Uno scambio che non s'ha da fare

Uno scambio che non s'ha da fareMilanNews.it
© foto di Nicolo' Zangirolami/Image Sport
mercoledì 18 aprile 2012, 21:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Quando pronunci il nome Ganso in via Turati, subito si accendono luci e lampadine, come un alberello natalizio fuori stagione. Il giocatore è sempre stato apprezzato dal club rossonero, Braida in primis, ma l'ostracismo del Santos unito alla estrema fragilità fisica ne hanno impedito l'approdo a Milanello. Da giorni rimbalza l'indiscrezione di un possibile scambio tra Ganso e Robinho: il Santos non si è nascosto, desideroso di regalare ai suoi tifosi il dono del centenario, riportando (per la seconda volta) il "re della pedalata" a San Paolo. Questa operazione nasconde però troppe insidie, tanto da farla ritenere piuttosto utopica. Di seguito analizzeremo i punti per cui, ad oggi, questo scambio appare impraticabile.

La fragilità e il costo di Paulo Henrique: nonostante un'incredibile serie di infortuni (due operazioni al crociato), il ventiduenne brasiliano viene valutato ancora tantissimo dal Santos. Difficilmente Ganso verrà lasciato libero per meno di venti milioni, ma neanche per uno scambio alla pari con il connazionale Robinho. Il Milan, dalla sua, non accetterà mai queste condizioni, visto che il contratto del numero 70 scade nel 2014.

L'importanza di Robinho: in questi due anni, oltre a Zlatan Ibrahimovic, l'attacco rossonero ha potuto contare su un'altra e sola certezza: Robson de Souza. E' vero che il numero 70 non sarà freddissimo davanti alla porta avversaria, ma è certamente il più continuo della rosa milanista dopo lo svedese. Cederlo, senza avere alternative in tasca, potrebbe rivelarsi deleterio. I possibili arrivi di Tevez o Balotelli non sembrano correlati con la partenza del brasiliano, vista la concomitante ed enigmatica situazione di Pato.

Il ruolo del santista: Ganso è un trequartista classico, illuminante con il pallone tra i piedi ma piuttosto carente dal punto di vista della velocità. Il calcio non è una corsa campestre, ma per sfondare in Europa serve anche rapidità e propensione al sacrificio. E' innegabile che, visti i continui problemi di Boateng, il Diavolo cerchi un nuovo interprete (o alternativa) per la trequarti campo. Paulo Henrique non sembra però il giocatore più adatto, considerando la visione tattica di Massimiliano Allegri.

La volontà di Robinho e il costo del cartellino: in Brasile continuano a ribadire che l'ex Real Madrid sia intenzionato a tornare all'ovile. Tutto vero, ma è il "quando" che fa la differenza. L'attaccante verdeoro non ha mai nascosto desiderio di concludere la sua carriera al Santos, ma certamente non all'età di ventotto anni. Robinho può ancora dare molto alla causa e al calcio europeo, oltretutto appare complicato che il "Peixe" riesca ad ingaggiare un giocatore di quel calibro. Vista l'impraticabilità di uno scambio con Ganso, il club di San Paolo difficilmente riuscirà a garantire al Milan un ritorno economico pari a 15/20 milioni di euro.