Robinho perno del mercato rossonero? E S.Siro si prepara alla svolta tecnologica

Robinho perno del mercato rossonero? E S.Siro si prepara alla svolta tecnologicaMilanNews.it
© foto di Giulia Polloli
sabato 21 aprile 2012, 00:00Milanello in rosa
di Giulia Polloli
Giulia Polloli inizia a seguire il Milan per Varesenotizie.it, voce del commento tecnico su Radio RVL, collabora con Vco Azzurra Tv, Tribuna Novarese e Il Biancorosso.

Il Milan guarda al futuro.  E lo fa con un occhio di riguardo all’annosa problematica relativa al terreno di gioco di S.Siro. Adriano Galliani, sentito davanti ai cancelli della Lega Calcio, si dice propenso all’investimento su un terreno misto. Un sintetico di nuova generazione che possa garantire la risoluzione della drammatica condizione in cui da troppo tempo versa l’erba dello stadio meneghino. Non più dunque rizollature continue durante l’arco di una stagione, ma una soluzione che dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, garantire un campo perfetto in qualsiasi condizione atmosferica e soprattutto prolungata non più per lo spazio di una sola stagione. L’utilizzo di terreni in misto naturale e sintetico sembra essere ormai diventata l’unica alternativa possibile per poter avere sempre un campo di gioco adatto alle continue sollecitazioni dovute ai ritmi vertiginosi con cui, le due società milanesi, competono tra campionato e coppe europee.
Un passo verso il futuro dunque, in una regione dove le condizioni climatiche e la grande cementificazione non vedono altra alternativa. Una nuova tecnologia ad uso e consumo del nuovo calcio, che richiede velocità d’esecuzione e  terreni perfetti per poter essere messo in pratica. La scelta di adeguarsi ai tempi è dettata chiaramente dal fallimento di tutte le soluzioni studiate fino ad ora, come ha sottolineato anche Guardiola a margine della sfida milanese di Champions League. Il campo non era adeguato alle squadre che lo hanno calcato: allora porte aperte ad un nuovo futuro, con tutti gli accorgimenti del caso, con tutti gli studi di settore che fanno pendere a favore dei nuovi terreni tecnici e che, molto probabilmente, saranno la risoluzione definitiva ai problemi dello stadio di S.Siro.
E la soluzione tecnologica sembra essere la risposta anche ai problemi relativi all’alta velocità che si è impossessata del calcio moderno. L’occhio umano è risultato carente nel momento in ci si trova a prendere decisioni di fronte a gol fantasma o fuorigioco millimetrici. La polemica scoppiata, e ancora in atto, per quel non gol di Muntari, entrato nella rete difesa da Buffon di oltre sessanta centimetri, ne è la riprova. Basterebbe un semplice sensore, all’arbitro, per poter decidere senza dubbi: ma l’ostracismo di le roi Platini sembra bloccare il progresso calcistico, soprattutto in questa tipologia di eventi.
Un passo alla volta, fino al traguardo, inevitabile, che porterà sempre più microchip a garanzia dell’attuazione dei regolamenti. Quando tutto corre, non ci si può fermare ai limiti degli strumenti umani, quando il progresso si impossessa di ogni ambito umano, l’uomo no può sottrarsi, con presunzione, di fronte ai fatti. Ben venga la tecnologia dunque, se serve a rendere impeccabile l’operato umano, senza per questo intaccare i meccanismi di gioco.
E in un calcio che si fa sempre più moderno, il Milan vuole vivere da protagonista non solo la coda di questo campionato, ma soprattutto le prossime stagioni. Messe a tacere le voci che volevano un collasso inevitabile nei rapporti tra Allegri e Berlusconi, ecco che il condottiero toscano recupera molte pedine a disposizione nel momento topico di questa stagione. L’emorragia di infortuni che ha creato sbalzi di pressione al Milan sembra poter essere ormai tamponata. Allegri ritrova l’imbarazzo della scelta nel reparto difensivo, dove con la partita di mercoledì prossimo contro il Genoa, dovrebbe rientrare anche la colonna portante Thiago Silva. Intanto spazio alle opzioni Yepes e Mexes da affiancare a Nesta, con Abate pronto a riprendere possesso pieno della fascia destra. Anche in attacco Allegri ha finalmente la possibilità di scegliere il compagno miglior da affiancare ad Ibrahimovic. Uno tra Maxi Lopez, El Shaarawy, cassano e Robinho.

Cassano ormai proiettato verso gli europei freme dalla voglia di dimostrare di essere rientrato in piena forma, mentre Robinho sta diventando il vero ago della bilancia nel futuro mercato rossonero. Il perno del mercato, in parole povere, per poter arrivare ad altri campioni. L’ipotesi del suo ritorno in Brasile per far largo a Ganso, giovane di belle speranze, convoglia le attenzioni dei media sul Milan del futuro. Ipotesi accattivante almeno sulla carta, soprattutto perché Robinho gode di attenzioni e plausi solo a fasi alterne. Molte volte le gare giocate dal brasiliano vengono ricordate solo per le occasioni fallite sotto porta. Ma è inevitabile, ad una attenta analisi, tracciare nelle sue cavalcate i prodromi delle vittorie rossonere. Dopo l’infortunio di Cassano Binho si è caricato sulle spalle l’onere di affiancare Ibra, sacrificandosi tatticamente per dare equilibrio alla tattica di Allegri. Eppure è lui il giocatore che più di tutti sembra destinato ad abbandonare la maglia rossonera. Si parla di cessione per l’arrivo di un campione come Balotelli, amato e amante del Milan, che richiede attenzione soprattutto per il monte ingaggio. Se arrivasse Mario in rossonero, sarà certamente l’attuale numero settanta a lasciargli libero il posto. Ma in chiave mercato non dimentichiamo l’imperativo del fairl play finanziario: se anche Berlusconi, tornato a presiedere lo scranno più alto, volesse regalare un campione alla sua amata squadra, questo comporterebbe un’oculata gestione del mercato in entrata sotto la Madonnina. Il passivo di bilancio parla chiaro, stride con le regole imposte dall’Uefa, di conseguenza Galliani e Braida dovranno destreggiarsi, ancora una volta, nel mare magnum dei papabili in scadenza di contratto o nelle acquisizioni low cost, come fu per Nocerino, senza dimenticarsi l’opzione del prestito. Quindi non si può certo parlare di rifondazione per la prossima stagione, le finanze non lo permettono, ma soprattutto non lo permette la voglia di vincere e continuare ad incidere soprattutto in Europa. Non c’è tempo per costruire una squadra in prospettiva, si deve lavorare hic et nunc, qui ed ora, per garantire una continuità nella striscia positiva di risultati e successi.
E proprio sulla striscia positiva ci si sofferma in questo momento della stagione. Il Milan domenica affronta il Bologna, squadra ostica, che già festeggiò la vittoria contro l’altra milanese. Sentito ai microfoni di Studio Sport, Diamanti non nasconde la voglia di risultato contro il Milan, per allontanare definitivamente la squadra felsinea dalla zona calda della classifica. Il Milan risponde con la dichiarazione d’amore di Ibrahimovic per i rossoneri, lo svedese è carico e sicuramente determinato a mettere la firma sul risultato. Tutto questo quando, ancora una volta, si dovrà attendere il verdetto della Juventus, impegnata nel posticipo domenicale contro la Roma, proiettata verso quel terzo posto sui quali ancora sono puntati tutti i riflettori.