Bologna: Diamanti è l'uomo in più, Muntari e Van Bommel potrebbero fare la differenza

Bologna: Diamanti è l'uomo in più, Muntari e Van Bommel potrebbero fare la differenzaMilanNews.it
© foto di Alberto Fornasari
domenica 22 aprile 2012, 10:20L'Avversario
di Emiliano Cuppone

La sfida di San Siro contro il Bologna è importante più di quanto ci si potesse aspettare. Nonostante una situazione di classifica apparentemente serena, i rossoblu hanno bisogno degli ultimi punti per mettere il finale di stagione al riparo dal ritorno delle squadre di coda.
Il Bologna è squadra ottima fuori casa, ben 18 dei 40 punti totali sono arrivati lontani dal Dall’Ara, con gli emiliani che si posizionano all’ottavo posto della classifica di Serie A in trasferta. La squadra di Pioli è solida dietro, solo 38 gol subiti (sesta miglior difesa del torneo), sintomo di un’organizzazione difensiva importante che può mettere in difficoltà chiunque, anche il miglior attacco del campionato.
I numeri della squadra di Pioli sono contrastanti, da un lato il Bologna ha un’ottima percentuale di possesso palla per una piccola, il 46%, ma il numero dei passaggi effettuati sono al di sotto della media con 307 passaggi corti e 55 lunghi (che mettono il Bologna al penultimo posto della speciale classifica).
Il fulcro del gioco rossoblu, Mudingayi, è l’esemplificazione di questi dati. L’ex laziale passa la sfera solo 41,8 volte a partita con l’81,6% di percentuale di successo. Il belga (da molti accostato al Milan per la prossima stagione) non è impeccabile nella gestione della sfera, perde ben 2 palloni per partita sulla pressione avversaria e 0,8 volte concede la ripartenza con un proprio errore in fase d’impostazione.
La manovra bolognese si dipana con una certa predilezione per le fasce laterali, la destra è quella più sollecitata (il 37% della azioni arriva da quel lato), ed anche quella che fornisce più occasioni da gol (il 24%).
I numeri indicano come il bolognesi cerchino il gioco in verticale con una certa costanza, molto spesso puntando sulle ripartenze veloci degli avanti di Pioli e trovando molto spesso il tiro da fuori (il 55% dei calci verso la porta arrivano dal limite dell’area di rigore). A brillare su tutti è Alessandro Diamanti (senza nulla togliere al bomber Di Vaio ed al gioiellino Ramirez), l’uomo con il miglior rendimento in assoluto nella formazione bolognese, vera rivelazione della stagione rossoblu con i suoi 6 gol (secondo solo a Di Vaio) ed i suoi 3 assist. Il livornese è il fulcro offensivo del gioco, passa la sfera  29,6 volte in un match con l’ottima percentuale di realizzazione del 70,4%, è lui a presentarsi più di tutti al tiro (3,2 volte ad ogni apparizione), mettendosi anche al servizio della squadra con 1,8 passaggi chiave nell’azione bolognese ed 1,2 cross ogni partita.

Fantasia al potere con Diamanti, miglior dribblatore in formazione (2 dribbling a partita) è capace di portare lo scompiglio nelle difese avversarie giocando fra le linee, come mostrato già nella partita d’andata, inoltre è l’uomo in più sui calci da fermo, arma importante per il Bologna che ha trovato 10 gol in stagione su palle inattive.
Se in avanti molto è affidato alla brillantezza di Diamanti, la vera caratteristica vincente del Bologna è una fase difensiva attenta ed ordinata che soffre però qualcosina sul lato sinistro della difesa di Pioli. Da quel lato, a metà fra la linea mediana e quella difensiva, agirà Morleo, croce e delizia per il Bologna, ottimo in fase di propulsione ha qualche pecca in azione di contenimento, perdendo il pallone 0,8 volte sulla pressione avversaria ed altrettante volte rilanciando l’azione dei contendenti con un proprio errore in fase d’impostazione. Da quella parte sarà importante il lavoro del trequartista scelto da Allegri fra Emanuelson e Seedorf, sarà uno di loro a provare a creare la superiorità sul lato sinistro della difesa di Pioli, a tutti gli effetti il lato debole.
La colonna portante del reparto arretrato rossoblu è senza alcun dubbio l’esperto Portanova, uomo da 2,5 intercetti in una partita, capace di vincere ben il 65% degli scontri aerei. Sarà l’ex senese, con ogni probabilità, ad occuparsi di Ibrahimovic, lui che è uomo rude e concreto come dimostrano le 7,9 volte in cui spazza l’area senza troppi fronzoli.
Come sempre a fare la differenza quest’oggi potrebbe essere la linea mediana, tanto in fase di contenimento con il rientrante Van Bommel che dovrà occuparsi del nemico pubblico Diamanti, quanto in fase offensiva potendo mettere pressione sui non impeccabili centrocampisti bolognesi, poco avvezzi alla gestione in orizzontale della sfera. Ruolo fondamentale sarà quello delle due mezz’ali, su tutti Sulley Muntari, senza ombra di dubbio l’uomo più in forma fra quelli a disposizione di Allegri. Il ghanese è il rossonero che vince più contrasti (4,6 volte a partita), ottimo nell’intercettare il pallone (1,5 volte ad ogni apparizione) ed abilissimo a trovare lo spazio per il tiro (con 2,4 tiri ogni match è secondo solo ad Ibrahimovic), è lui a brillare più di tutti nei dribbling (è il migliore del Milan con 1,4 ogni volta che mette piede in campo).
Ad Allegri, quindi, il compito di contenere le sortite offensive del trio d’attacco di Pioli, cercando di colpire il Bologna con il lavoro di mezz’ali e trequartista, magari sfruttando i tanti tiri da fuori che concedono gli emiliani (il 51% delle occasioni concesse dal Bologna arrivano dal limite dell’area).