Un generale appannato manda al "macello" la truppa rossonera

Un generale appannato manda al "macello" la truppa rossoneraMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
domenica 22 aprile 2012, 19:20Twitch
di Emiliano Cuppone

La partita di Mark Van Bommel è finita al ventiseiesimo minuto del primo tempo, l’errore dell’olandese ha irrimediabilmente cambiato il corso di un match che era partito in tutt’altro modo. Abbiamo aspettato a lungo il rientro del generale di Allegri, uomo che spesso ha saputo regalare al Milan quella solidità che gli ha concesso di dominare il campionato italiano nell’ultimo anno e mezzo, ma il numero 4 del diavolo è finito per essere l’emblema della resa rossonera.
L’inizio gara di MVB era stato ottimo, subito al centro della manovra, bravissimo a tenere alta la pressione della squadra di Allegri, sembrava essere tornato ago della bilancia della formazione del Milan, ma quell’errore sulla pressione di Diamanti ha inciso in maniera irreparabile sulla sua prestazione.
Via via l’olandese ha finito per nascondersi nelle pieghe della partita, quasi scomparisse dal radar dei compagni, ha gestito sempre meno palloni, ha smesso di guidare alla sua maniera la squadra, fino all’inevitabile sostituzione in favore di Aquilani.
Se sia il peggiore in campo non è dato dirlo (Clarence Seedorf ci ha messo del suo per minare la “leadership” del connazionale), sicuramente è stato lui l’uomo partita, ma per il Bologna.

Un Milan che era partito bene con la gestione della gara, con occasioni da gol importanti sin da subito, si è ritrovato a dover inseguire dopo un quarto di partita, ha perso serenità e convinzione, lasciandosi scivolare il match (e probabilmente lo scudetto) dalle mani.
L’impatto del gol di Ramirez è stato devastante sulla squadra e sull’umore del mediano rossonero, da lì in poi la sua prestazione è stata pressoché nulla, lasciando i suoi tanti ammiratori con l’amaro in bocca. Certo non è il solo a dover portare la croce di un pareggio deludente, ma senza ombra di dubbio è quello che nello spogliatoio avrà chiesto scusa ai compagni.
Lui che è sempre stato guida esperta per il Milan di Allegri, vera colonna della linea mediana rossonera, oggi ha mandato l’intera truppa del diavolo al macello con un errore pesante quanto inspiegabile, un infortunio vero e proprio che difficilmente non avrà risvolti sul cammino scudetto di un Milan che questo pomeriggio a San Siro, forse, ha issato bandiera bianca, lasciando la strada libera alla Juventus di Conte.