Dov'è Maxi Lopez?

La tristezza per una gara giocata male, la delusione per non aver superato la Juventus. Milan-Bologna è la partita della vita, come tutte quelle che accompagneranno i rossoneri fino all'ultima di campionato. 90 minuti in cui mangiare l'erba e portare a casa il bottino pieno. Minuto 23 il Bologna attua un lento possesso palla, il Diavolo è fermo, immobile a guardare. Non è un allenamento ma tutto ciò che appare davanti agli occhi di chi guarda la partita sembra Milanello. Solo gli ultimi dieci minuti di gioco trasformano nuovamente il prato verde in quello che realmente è: San Siro. Il gol non convalidato a Ibra non è gol. Soffermarsi su ciò che non è non aiuta a capire una situazione di difficile interpretazione. Il tabellone luminoso si alza e Allegri spreca l'ultimo e decisivo cambio.

Spreca. Vincere è l'imperativo, Maxi Lopez rimane in panchina e chissà cosa avrà pensato, anche perché ogni volta chiamato in causa l'argentino ha dimostrato di essere un buon giocatore. Udine e Torino in Coppa Italia sono un esempio lampante di quanto affermato in precedenza. Finalmente Emanuelson gioca terzino sostituendo un Antonini senza infamia e senza lode. L'esterno ex Ajax ricorda i bei tempi, ormai lontani, nei quali galoppava sulla fascia sinistra e regala l'assist al gol del pari di Ibra e un minuto dopo apparecchia la tavola del gol a Robinho che di testa spreca il pallone che sarebbe valso i tre punti. Bisogna vincere. Perché Allegri non inserisce Maxi Lopez? Cosa si poteva perdere? Cassano è entrato bene in partita dando freschezza e imprevedibilità alla manovra del Diavolo. Cattiveria agonistica, voglia, corsa e un Maxi Lopez in più sarebbero stati utili. La gallina è rimasta seduta ma la frittata potrebbe essere pronta.