E se Cassano e Ibra si ritrovassero Capello?

E se Cassano e Ibra si ritrovassero Capello?MilanNews.it
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martedì 24 aprile 2012, 00:00Milanello in rosa
di Gaia Brunelli
Giornalista e anchor per Sportitalia. Opinionista per la trasmissione "Il Campionato dei Campioni" in onda su Odeon tv. Conduttrice su Radio Milaninter.

Si sono, dunque, spente tutte le speranze rossonere di arrivare a lottare fino all’ultimo con la Juventus che sembra più che mai padrona dello scudetto. In questo finale di campionato i bianconeri di Conte si stanno meritando la vittoria con corsa, grinta e tanta tanta fame di successi. E’ la più bella realtà del calcio italiano: è una squadra che gioca bene, è duttile tatticamente e inesauribile atleticamente. Lo staff juventino ha fatto un ottimo lavoro e ha saputo ritrovare quello spirito della vecchia signora abbinato a un gruppo comunque competitivo. Il Milan ha perso, è stato sconfitto. Innanzitutto dal punto di vista della lotta. “E’ tutta una questione di nervi”, aveva detto Allegri. Vero. In queste ultime gare, il Milan avrebbe dovuto giocare tutte le partite come quella contro il Chievo. Ma non ne ha avuto la forza. Fisicamente è una squadra spompata. Psicologicamente il tecnico toscano avrebbe dovuto sfruttare meglio le risorse. Aquilani al posto di Van Bommel? Aquilani (di cui non si discute il valore tecnico) è un lottatore? Gattuso è uno che per il Milan darebbe la vita. Lui deve scendere in campo e trascinare gli altri. Grinta, cattiveria, lotta serrata su ogni pallone, in ogni azione. Maxi Lopez continua a giurare eterno amore ai rossoneri. Perché non buttarlo nella mischia? Lui non attende altro che essere decisivo. Lui deve contribuire, anche perché mentalmente ha dimostrato di essere più forte di altri, non fosse altro che per quel periodo trascorso in hotel ad attendere un sì di Galliani. La gestione delle emozioni e degli atteggiamenti andava gestita meglio. E nelle dichiarazioni post partita di Allegri si è capito che ora la rassegnazione è l’unico sentimento disponibile.

Gli altri sono finiti. Resta lo scoramento di un’occasione persa, perché era il Milan che aveva 4 punti in più della Juve ed è riuscito a perderne 7 in poche partite. E Fabio Capello era seduto là, sulle tribune di San Siro mentre si concludeva la lotta. Quasi un affronto verso uno che non molla mai. E proprio l’ex ct della Nazionale inglese sembra essere il candidato numero uno a prendere in consegna la panchina rossonera, dove ritroverebbe Ibra e Cassano. Lo svedese lo ha sempre stimato parecchio e sarebbe felice di riaverlo come mister. Per Fantantonio, invece, potrebbe essere l’occasione giusta per dimostrare di essere cambiato. Resta il dispiacere nei confronti di Massimiliano Allegri che comunque ha saputo interpretare nel modo giusto i valori rossoneri. Ma da lui ci si aspettava di più. Sono mancate le sorprese. Contro il Bologna tatticamente ha vinto Pioli che ha schierato un 3-4-1-2 che in realtà aveva 5 difensori per bloccare le fasce. Tant’è che Antonini e Abate hanno disputato una gara sotto la sufficienza. Qual è stata la contromossa di Allegri? Nessuna. Forse variare lo schema di gioco avrebbe aiutato. Quantomeno provarci. Duttilità ed effetto sorpresa. Caratteristiche che sono venute a mancare. E adesso, probabilmente, è troppo tardi per tutto. Anche per i miracoli, perché tanto la Juve ora sconfiggerebbe pure quelli.