Un riscatto tanto vicino quanto lontano: vale la pena lasciarlo andare?

Un riscatto tanto vicino quanto lontano: vale la pena lasciarlo andare? MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
martedì 24 aprile 2012, 18:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Vederlo rigorosamente in panchina, nonostante sia ormai recuperato da settimane, ha stimolato dubbi e perplessità sulla permanenza in rossonero di Alberto Aquilani. L'edizione odierna "Gazzetta dello Sport" ipotizza che, dietro a tutte queste esclusioni, ci possa essere la volontà di non riscattare il giocatore, bloccato da gennaio a marzo con i soliti problemi alla caviglia. Infortunio che è comunque stato superato, ma non è coinciso con un ritorno in campo continuativo del centrocampista ventisettenne. L'obbligo di riscatto, come prefissato la scorsa estate con il Liverpool, scatterà al raggiungimento delle 25 presenze in stagione (gli ingressi a gara in corso valgono soltanto 0.5): dopo essere subentrato con il Bologna, Aquilani ha raggiunto quota 23.

Basterebbe partire dal primo minuto in un paio di occasioni per raggiungere la quota prevista ma, come già accaduto domenica, l'ex giallorosso probabilmente siederà in panchina anche contro il Genoa. Che la società non sia convinta dello status fisico del ragazzo, decidendo quindi di dedicare i 6 milioni ad un altro acquisto? Al momento, considerando gli arrivi a parametro zero di Montolivo e (forse) Traoré, non sembrano in programma grossi esborsi monetari per la mediana. Il Diavolo potrebbe puntare ad un piccolo sconto, ma la cifra prevista sembra già abbastanza "stracciata" per un centrocampista del calibro di Aquilani: i guai fisici ci sono stati, ma fino a dicembre il romano è stato il faro del gioco rossonero, dispensando assist e ottime prestazioni. In attesa di conoscere il numero finale e complessivo delle presenze di Aquilani, ci atteniamo alle sue recenti dichiarazioni, volto a fare chiarezza sulle proprie condizioni: "Non avrei potuto essere seguito meglio. - riporta la "Gazzetta dello Sport" - Mi sento guarito, non dite che sono rotto".