Milan, presente e futuro si intrecciano a nodo doppio
E’ un condensato di argomenti la conferenza stampa di Massimiliano Allegri alla vigilia di Milan-Genoa. Passato, presente e futuro si intrecciano a nodo doppio e scindere il tutto pare molto complicato. A Milanello si parte dai recenti fatti del Ferraris, una pagina grigia del calcio italiano, ma certamente non la prima preoccupazione del tecnico rossonero. I dubbi di Berlusconi, lo spettro di Capello, uno spogliatoio che sbuffa - un po’ per stanchezza, un po’ per insofferenza -, lo scudetto che si è allontanato e alcune scelte mal digerite: certamente non è il miglior momento di Allegri, convinto comunque di giocarsi lo scudetto, e non la panchina, come vorrebbero i maligni. Una sola vittoria nelle ultime 4, un punto in due sfide casalinghe: le residue speranze scudetto non possono prescindere da un filotto di 5 vittorie consecutive.
Non ci sono screzi o malumori che tengano. Intanto però dopo il duro faccia a faccia fra Seedorf e Allegri, l’olandese non è stato convocato, così come Robinho. Entrambi per scelta tecnica. Out precauzionalmente anche Thiago Silva, ancora convalescente, e Mexes, febbricitante, mentre Boateng, fermo da inizio aprile per pubalgia, torna fra i convocati.
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