Corsa e voglia: il Faraone ci prova, gli altri no

Corsa e voglia: il Faraone ci prova, gli altri noMilanNews.it
© foto di ALBERTO LINGRIA
mercoledì 25 aprile 2012, 22:30Twitch
di Salvatore Trovato

L’unico, degno squillo rossonero di tutto il primo tempo, porta la firma di Stephan El Shaarawy. Il Faraone, nel bel mezzo di un grigiore tanto evidente quanto imbarazzante, illumina la scena con una giocata preziosa: dribbling secco a stordire l’avversario e pallone in mezzo per la statua Ibrahimovic, anticipato d’un soffio sulla linea di porta. L’ex Genoa è tra i pochi ad uscire immune dai fischi dopo i primi quarantacinque di gioco.

Tanta corsa e un’immensa voglia di fare per il numero novantadue, che, tuttavia, non trova (mai) collaborazione e conforto da parte dei compagni. Insomma, il giovane attaccante predica in un deserto fatto di sbadigli, tocchi orizzontali e svarioni: quasi desolante per i presenti a San Siro, attratti più dal risultato di Cesena che dallo "spettacolo" offerto dai ventidue in campo. Poi, nella ripresa, mister Allegri lo richiama in panchina, ponendo così fine alla sua dignitosissima partita.