SuperMario ancora in rossonero. Cresce il rammarico di un Milan senza idee

SuperMario ancora in rossonero. Cresce il rammarico di un Milan senza ideeMilanNews.it
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giovedì 26 aprile 2012, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello
Vive e lavora a Milano, giornalista e Direttore di MilanNews.it, redattore di Tuttomercatoweb.com e TMW Magazine. Lavora presso "Sportitalia". Opinionista su Odeon TV, ospite a Milan Channel. Collabora con Radio Radio. Twitter: @AntoVitiello

Chi si aspettava un Milan diverso da quello visto contro il Bologna sabato scorso, è rimasto profondamente deluso. L’inversione di rotta non c’è stata, e probabilmente non ci sarà più fino al termine della stagione. Bisogna soffrire e sudare sette camicie per arrivare in porta, scalare una montagna per entrare in area di rigore e creare pericoli. La squadra “schiaccia piccole” ammirata ad inizio stagione è solo un lontano e dolce ricordo perché il Milan visto in campo nelle ultime tre uscite, con Fiorentina, Bologna e Genoa (tutte a San Siro), ha fatto fatica a mettere insieme tre passaggi di fila. Un momentaccio per i colori rossoneri, ancora in scia della Juve grazie alle prodezze dei singoli. La coralità delle azioni sono sempre più rare, primo tempo soporifero e indolente, tutti sotto la media della sufficienza eccetto i difensori centrali, attenti a non farsi beffare in contropiede. Nella ripresa solo grazie agli accorgimenti di Allegri cambia la gara. Ma anche Cassano e Boateng inizialmente passeggiano in campo, l’idea generale è che tutti i giocatori del Milan sono ormai senza più energie, chi per un motivo chi per un altro. E per la seconda gara consecutiva il Milan segna solo nel finale, quando affiora la paura e soprattutto quando le marcature degli avversari iniziano ad allentarsi. Ma della gara di ieri c’è solo il gol di Boateng da salvare, perché il resto non è una prestazione da Milan, a cominciare dall’assenza di idee, fino agli errori grossolani dei singoli.
Quindici presenze in campionato e cinque gol, una rete ogni tre partite. La media si alza se consideriamo anche i 4 centri in Champions League.

Nonostante l’annata negativa la media gol di Kevin Prince Boateng è altissima per un trequartista. Il rammarico, enorme, è di non averlo avuto per tutta la stagione. Il ghanese è in assoluto il giocatore che più è mancato ad Massimiliano Allegri per la riuscita dei suoi schemi. Non solo Boateng è decisivo in fase di costruzione e di pressing, ma anche sottoporta, perché è uno dei pochi capaci di buttarla dentro. Il quesito intrinseco di rammarico è questo: come sarebbe stata la stagione del Milan con Cassano e Boateng disponibili per tutto il campionato?
In via Turati ci stanno pensando, l’addio di Mario Yepes non è più così sicuro. Il colombiano a gennaio era sul piede di partenza, ma sono bastate un paio di grandi prestazioni per rinfrescare la memoria ai dirigenti del Milan. Contro Chievo e Genoa è stato il migliore in campo. Entrate pulite e decisive, grande fiducia da parte dei compagni di squadra e immensa affidabilità. Invece di comprare altri vecchietti per metterli alle spalle di Thiago Silva, perché non rinnovare ancora un anno a SuperMario? Un giocatore che si è fatto trovare sempre pronto, non ha mai creato problemi quando Allegri lo ha spedito in panchina e in tribuna. Il Milan potrebbe andargli incontro prolungando il contratto di un anno a basso costo, d’altronde Yepes ha dimostrato di poter indossare questa maglia, più di molti altri compagni di squadra.