Quelli che lo sapevano già...

E’ il momento in cui i critici e gli opportunisti danno il meglio di sé: “L’avevo detto io, si sapeva già da tempo, non ci ho mai creduto…”Eccetera, eccetera…Nel grande partito dei tifosi del Milan – ma il discorso vale per tutte le squadre – i gruppuscoli di “quelli che lo sapevano già” si moltiplicano con il fiorire degli insuccessi, degli episodi storti: quelli che oltre a fare danni hanno la forza di trasformare il modo di pensare della gente. Cosa accade? Semplice: accade che quelle minime percentuali di insuccesso che è sempre meglio mettere in preventivo, diventano la pietra angolare di ogni singolo ragionamento. Assumono la forza di battere tutte le certezze che c’erano prima e giungono al ruolo di protagoniste assolute: è il pessimismo incondizionato ed incondizionabile, quello che fa “cool” adesso che lo Scudetto è quasi una chimera, ma che a lungo andare logora chi lo adotta ed allontana da quella che è la vera fede calcistica. Ma soprattutto, arriva addirittura a battere il dispiacere per intensità e potenza: sì, perché “il partito di quelli che lo sapevano già” non è mica così dispiaciuto di come stanno andando le cose? Dispiaciuto è chi, in fondo, continua a credere che il Milan sia più forte della Juve, chi è ancora convinto che con un qualche assurda decisione in meno, oggi saremmo tifosi di una squadra in corsa su due fronti.

Non riesce a darsi pace chi fino ad un mese fa – mentre Loro se ne stavano con le braccia conserte e le labbra arricciate – rimaneva a bocca aperta di fronte alle prodezze di Ibra al Tardini e in casa contro il Lecce. E’ dispiaciuto e contrariato, chi il Milan lo ama, e chi il Milan lo ama deve trasformare il dispiacere in rabbia e la rabbia in fiducia, perché crederci fino alla fine è l’unico modo possibile. Malgrado tutto, malgrado tutti, malgrado Loro…