Allegri e il triste ritorno in Toscana. Tra 20 giorni l'addio al Milan? Ecco perché Pep non arriverà. Mascherano, Wes e Balotelli per un Milan vincente

Allegri e il triste ritorno in Toscana. Tra 20 giorni l'addio al Milan? Ecco perché Pep non arriverà. Mascherano, Wes e Balotelli per un Milan vincenteMilanNews.it
domenica 29 aprile 2012, 00:00Editoriale
di Stefano Peduzzi
Giornalista professionista dal 2003, curatore e conduttore dei programmi Campionato dei Campioni e Csiamo sul circuito Odeon Tv.Ogni giorno racconta il Milan sulle frequenze di Radio Reporter alle 18.40. Twitter: StePeduzzi

Oggi Massimiliano Allegri tornerà nella sua Toscana. La maggioranza dei tifosi milanisti vorrebbero che tra tre settimane ci tornasse definitivamente. Max non ha mai fatto breccia nel cuore dei sostenitori rossoneri. Sporadici i cori allo stadio, pochi gli attestati di stima in queste due stagioni targate Milan. Sarà per quello stile un po’ troppo soft nelle conferenze stampa che non eccita particolarmente le masse. Sarà per una gestione poco rispettosa di alcune bandiere. Sarà, più probabilmente, per una stagione che rischia davvero di essere da “zeru tituli”. Allegri e il Milan difficilmente andranno avanti per un altro anno. Il silenzio di Silvio Berlusconi in queste ultime settimane fa capire che anche nella pancia del presidente c’è aria di divorzio.
Ma chi sarà il sostituto di Allegri? Il sogno di Berlusconi, l’abbiamo intuito nel corso di questa stagione, è Pep Guardiola, l’allenatore del “bel giuoco” che piace tanto al presidente, appena congedatosi dal Barcellona. C’è però da guardare un aspetto importantissimo, se non fondamentale: ingaggio e costo dell’operazione-Guardiola. Pep vuole qualcosa come 10 milioni di euro all’anno, anche qualche milioncino in più. Qualcosa di simile allo stipendio di Ibrahimovic. Decisamente troppi per un club che da qualche tempo guarda attentamente al bilancio e che  non può permettersi ingaggi così elevati.
Nella caccia al possibile successore di Allegri, c’è poi un altro aspetto che in molti sottovalutano: per tradizione, il Milan ha sempre ingaggiato tecnici non affermati o anche giovani allenatori da lanciare: da Sacchi a Zaccheroni, da Capello ad Ancelotti (che non aveva ancora vinto nulla prima di tornare a Milanello come mister) fino a Max Allegri. Non stupitevi dunque se il prossimo mister sarà un nome a sorpresa: scelta su un tecnico dal Dna rossonero  (Donadoni, Costacurta e via discorrendo) favorito su un potenziale emergente che in questo momento non vediamo.
E poi ci sarà da pensare al calciomercato: per far tornare il Milan protagonista servono nomi importanti. Si possono anche azzeccare colpi “low cost”, ma è fondamentale rinforzare la squadra con un colpo per reparto. Un difensore centrale (occhio a Mascherano), un trequartista (Sneijder, che l’Inter metterà in vendita a giugno, è il giocatore ideale da piazzare dietro le punte) e una punta (Balotelli è più che un’idea, ma se parte Ibra?).
Nel frattempo oggi pomeriggio i rossoneri saranno chiamati ad una battaglia contro una delle squadre che si stanno esprimendo meglio in campionato: il Siena di Sannino gioca un buon calcio e un avversario molto più difficile del Genoa affrontato mercoledi, ma anche il Novara sta chiudendo dignitosamente la stagione e potrebbe far soffrire la Juventus più di quanto immaginiamo. Lo diciamo sottovoce: a tre settimane dalla fine del campionato, può succedere ancora di tutto…



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