Milan, ecco quali sono i rimpianti

Milan, ecco quali sono i rimpianti MilanNews.it
© foto di Antonio Vitiello/TuttoMercatoWeb.com
martedì 1 maggio 2012, 00:00Editoriale
di Tiziano Crudeli
Telecronista del Milan a 7 Gold, direttore editoriale del settimanale sportivo "Sprint&Sport Lombardia". Opinionista al "Processo di Biscardi".

Col  ritorno a pieno regime  di  Cassano e Boateng che mette forza nel motore rossonero  si è visto   un altro Milan.  Antonio migliora notevolmente il tasso tecnico della squadra e contribuisce al  largo successo con 1 gol e con 2 assist (per un totale di 9 stagionali).  Boa dà  corsa e  sprint  ad una manovra che nel recente passato su questo piano   ha denunciato parecchie  carenze. Con loro in campo Ibra  segna pure  2 gol,   che  portano il suo bottino personale  a 26 reti  in campionato e 32 stagionali,  e confeziona  un assist (8 stagionali) con un  tiro  cross che permette a Super Antonio di sbloccare il risultato. 
Prima di ingranare i rossoneri  impiegano 26 minuti, durante i quali c’è stata tanta noia e poco costrutto, poi, anche  grazie anche alla complicità del portiere avversario, finalmente al primo tiro in porta centrano il bersaglio.   Passano soltanto  tre minuti   e poi raddoppiano.  A quel punto l’ordine di scuderia, impartito dalla panchina,  è stato: gestite  il risultato. Ma quando Bogdani ha segnato  il gol del Siena e i toscani si sono sbilanciati, il Milan ha  spinto  sull’acceleratore mettendo al  sicuro il risultato con la bellissima decima rete in campionato (più 1 in Champions)  di Nocerino e, a coronamento di una ottima prestazione, è  arrivato pure   il sigillo  finale di Ibra.
Dopo il match col Siena i  rimpianti  aumentano. La squadra di Allegri ha sciupato un cospicuo vantaggio  perdendo 7 punti in 4 partite (dalla 29esima alla 33esima). Pesano la sconfitta  casalinga con la Fiorentina e il pareggio a San Siro  col Bologna.  Cos’è mancato in quei frangenti?  Assenze a parte,  qualche giocatore ha decisamente reso meno di quanto era lecito attendersi e  alcune  scelte dell’allenatore non si sono rivelate  azzeccate.
Il Milan ha più qualità della capolista Juventus? La Juve è più forte fisicamente, ha più ritmo,  intensità,  organizzazione di gioco e una straordinaria  continuità di rendimento.  Sul piano squisitamente tecnico il Milan ha  giocatori di maggior  qualità.   Nesta e Thiago Silva sono difensori tra i più forti al  mondo e quindi  di valore assoluto. Ibra e Cassano  hanno pochi  eguali e oltretutto sono complementari.  Pato è un  fuoriclasse.

Clarence Seedorf ha  visione di gioco e proprietà di palleggio   fuori dal comune,  poi l’età avanzata e le cadenze troppo compassate lo  limitano.      Boateng tra i centrocampisti entra nel novero dei big. Van Bommel, pur con tutti i limiti atletici,  è un eccellente play maker. Nella rassegna inseriamoci pure Nocerino centrocampista di quantità ma dai piedi buoni  visto che come segno di distinzione ha uno score da  bomber di prima fascia. Se tra i  i titolari ci sono  elementi di tale portata allora non è fuori luogo sostenere che il  tasso tecnico del Milan  è decisamente superiore alla media. E’ altrettanto chiaro che il gran numero degli infortuni che hanno subito  ha fortemente limitato il loro apporto.