Milan, ritorni da libro cuore
La primavera li ha fatti rinascere, li ha ridati al calcio e loro hanno saputo ringraziare per bene. Antonio Cassano e Rino Gattuso sono finalmente tornati. Dopo una lunga assenza, i due giocatori rossoneri si sono resi protagonisti nella sfida con il Siena, sin dal primo minuto di gioco. Il barese è riuscito a riappropriarsi della sua vita: il primo volo in aereo dopo l'operazione, la prima gara da titolare e il gol messo a segno con la formazione toscana. Fantantonio è tornato, forse più maturo di prima, sicuramente voglioso di terminare la stagione nel migliore dei modi. L'intesa con Ibra non è un mistero, i due si cercano in continuazione, si completano con giocate e assist e soprattutto scherzano. Cassano ha fatto tornare il sorriso a Ibra e a tutto il Milan.
Il sentimento che prevale ora è però il rammarico di non aver avuto l'attaccante, ex Sampdoria, in tutte le sfide che il 'diavolo' ha dovuto affrontare in questa stagione. Pesa il gol fantasma di Muntari, ma è pesato anche non aver avuto quasi mai Cassano a disposizione. Ritorno col botto anche per Rino Gattuso, anima di questo Milan, che finalmente è riuscito a trasmettere a tutti la sua grinta, la tenacia e la voglia di non arrendersi mai. Allegri l'aveva detto, uno come Rino è mancato in questa annata difficile per il club di via Turati. Grinta e personalità gli ingredienti per riprendere il comando del centrocampo rossonero, tornato nelle mani di capitan Gattuso, che ha mostrato la sua voglia di fare bene fino alla fine, rischiando addirittura l'espulsione. È vero, con i se e con i ma la storia non si fa, ma non si può non ammettere che se il Milan avesse avuto con continuità questi due giocatori, forse adesso la situazione dei rossoneri sarebbe diversa.
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