Il dodicesimo uomo e la grinta di Gattuso, viva i cambi di Allegri. A San Siro un futuro rossonero

Il dodicesimo uomo e la grinta di Gattuso, viva i cambi di Allegri. A San Siro un futuro rossoneroMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 3 maggio 2012, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello
Vive e lavora a Milano, giornalista e Direttore di MilanNews.it, redattore di Tuttomercatoweb.com e TMW Magazine. Lavora presso "Sportitalia". Opinionista su Odeon TV, ospite a Milan Channel. Collabora con Radio Radio. Twitter: @AntoVitiello

Tutta questione di motivazioni, se la testa funziona vanno anche le gambe. Il Milan parte a mille con l’Atalanta segna e rallenta dopo aver saputo del vantaggio della Juve. Riprende a correre e lottare quando da Torino arriva la notizia del pareggio del Lecce. Paradossalmente il Milan ha avuto più palle gol dal 40esimo della ripresa in poi che in tutto l’arco del match. Una carica arrivata dal pubblico, questa sera veramente il dodicesimo uomo in campo nonostante lo stadio non pienissimo. I giocatori in campo hanno capito il messaggio della platea rossonera, questa volta non è stato uno scherzo, il Lecce ha realmente pareggiato con Bertolacci. Si è visto ad occhio nudo dalla tribuna stampa una squadra svegliarsi dal torpore per tornare all’arrembaggio. Ibra sbaglia un gol tutto solo, Robinho centra la traversa poi il raddoppio liberatorio con il brasiliano. E’ stata una partita diversa, anomala. Si è passato dalla rassegnazione all’euforia per una speranza che torna ad essere viva.
Che strana sensazione vedere in campo Flamini, De Sciglio, Gattuso e tanti altri. Vedere Rino animare il pubblico come solo lui sa fare, dopo aver recuperato un paio di palloni persi a centrocampo, comprendi che qualcosa di particolare potrebbe ancora accadere. Un vero peccato non aver avuto tutti a disposizione, provare qualche soluzione diversa invece che giocare con gli stessi.

Oggi il mister ha dato prova che con qualche ricambio in più la possibilità la concede a tutti. Togli Cassano e fai entrare Robinho, esce Ambrosini entra Gattuso, girarsi e guardare in panchina gente come El Shaarawy e Maxi Lopez. Il rammarico è ancora troppo grande, la vera causa di questo grave ritardo dalla Juventus, sono stati proprio gli infortuni. Eppure il Milan è lì, ad un solo punto dai bianconeri, che da parte loro hanno avuto il merito di sfruttare tutte le occasioni e portare avanti un campionato straordinario. Almeno i risultati di ieri rendono più avvincente il campionato, per molti già chiuso. Saranno 180 minuti di passione, da vivere fino all’ultimo secondo. A cominciare dal derby con l’Inter, altro match al cardiopalma. Sarà una stracittadina a questo punto decisiva per entrambe le squadre, anche se la sconfitta con il Parma ha compromesso il cammino verso il terzo posto dei nerazzurri. Inizierà oggi la fase di preparazione al derby, mai come quest’anno ancora più determinante e affascinante.
Tra il pubblico vip di san Siro ieri sera c’era anche il futuro acquisto del Milan. Francesco Acerbi, rossonero doc, ha assistito insieme al suo procuratore la vittoria contro l’Atalanta. Un chiaro segnale, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che Acerbi l’anno prossimo vestirà la casacca milanista. Acerbi è tifoso del Milan da bambino e ha approfittato del giorno libero concesso da Di Carlo per accompagnare l’agente Andrea Cattoli allo stadio e magari iniziare a prendere confidenza con la sua futura società.