Tra il saliscendi d'emozioni e la scoperta del vice-Abate

Tra il saliscendi d'emozioni e la scoperta del vice-AbateMilanNews.it
© foto di ALBERTO LINGRIA
giovedì 3 maggio 2012, 08:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Una serata particolare in quel di San Siro. Il clima, bisogna ammetterlo, non era certamente quello dei giorni di festa, nonostante il 2 maggio evocasse gloriosi ricordi al tifoso rossonero. Il Milan, sceso in campo con la nuova versione della divisa casalinga, ha subito premuto il piede sull'acceleratore, mostrando le intenzioni e trovando la rete del vantaggio con Muntari. Da lì in poi, anche per il risultato di Torino, la partita ha vissuto un'interminabile fase di stallo: poche occasioni, lunghi periodi di amministrazione, tanti passaggi sbagliati negli ultimi trenta metri. Quando la gara stava ormai per volgere al termine, è però arriva la gioia inaspettata: il Lecce, con Bertolacci, ha trovato il pareggio contro la Juventus. Il popolo milanista, che una settimana fà aveva esultato per una rete fantasma (per davvero) del Cesena al Manuzzi, ha sfoderato all'unisono un boato d'altri tempi, ancor prima che il tabellone dello stadio segnalasse l'uno a uno.

Euforia avvertita anche dalla squadra che, a circa dieci minuti dal termine, ha ritrovato verve e foga offensiva: il risultato era ancora in bilico e subire il ritorno dell'Atalanta non sarebbe stato ammissibile. Ad uncinare la vittoria ci ha provato la testa di Robinho, bravo ad incrociare dopo una respinta di Consigli su punizione di Ibrahimovic. Difficile giudicare le prestazioni dei singoli rossoneri, tenendo conto delle fasi umorali e psicologiche che ha attraversato il match. Una menzione, però, è più che obbligata: Mattia De Sciglio, alla seconda gara da titolare in campionato, ha sfoderato una prova di assoluta autorevolezza, premiando nuovamente la fiducia di Allegri. Spicca, oltre a qualche buona sgroppata in fase offensiva, una serie di provvidenziali recuperi nella metà campo milanista. Il vice-Abate, tanto cavalcato da stampa ed addetti ai lavori, potrebbe essere già stato individuato: il diciannovenne di Milano ha tutto per crescere e diventare un ottimo giocatore, possibilmente in rossonero e non nel consueto vortice di prestiti e comproprietà.