Infortunio o...altro?

Dopo una stagione, che qualunque sia il suo esito finale, verrà ricordata per la miriade infinita di infortuni che ha coinvolto praticamente tutti i componenti della rosa rossonera, il ritardato e nebuloso rientro in campo di Thiago Silva, suona ancor più sinistro. Non è per fare le cassandre, ma la vicenda che si va dipanando attorno alla figura del miglior difensore al mondo, assume tratti sempre più riconducibili agli albori del caso-Pato, vera situazione irrisolta a livello medico in casa Milan, che attanaglia ormai da tempo tutta la famiglia rossonera. Da un paio di settimane il rientro di Thiago Silva è stato più volte predetto e annunciato, salvo poi fare marcia indietro con lo stesso Allegri che, in più di un’occasione, ha anticipato il dietrofront del giocatore; il quale, a quanto trapela, non si sentirebbe ancora pronto a scendere in campo neanche nel derby.

Il guaio muscolare al bicipite femorale della coscia destra, occorsogli durante Milan-Roma del 23 marzo, sembrerebbe quasi risolto, ma è la titubanza del giocatore a mettere freno al suo ritorno. La speranza, per un combattente che non si è mai tirato da parte come il 33 rossonero, è che vi sia una reale e giustissima forma di prevenzione e accuratezza al recupero fisico del giocatore e che non stia, invece, subentrando una paura o una componente psicologica che, per varie vicissitudini, ha avuto modo durante l’anno di appalesarsi a Milanello vista la stagione così maledetta a livello medico. In poche parole, il messaggio è per te Thiago: scaccia da noi questi sinistri timori...