Sneijder e Milito fanno paura, ma la difesa di Stramaccioni ci fa ben sperare

Sneijder e Milito fanno paura, ma la difesa di Stramaccioni ci fa ben sperareMilanNews.it
© foto di Nicolo' Zangirolami/Image Sport
domenica 6 maggio 2012, 11:00L'Avversario
di Emiliano Cuppone

La partita è di quelle decisive, il valore della sfida fonde la classifica ancora in bilico e la voglia di supremazia cittadina. Il Milan affronta la peggiore Inter del post Calciopoli, la squadra di Stramaccioni, però, è quantomai imprevedibile, capace di grandi prestazioni e di incredibili debacle, ottima in zona gol (il sesto attacco della Serie A con 53 gol) e pessima in fase difensiva (la tredicesima difesa del campionato con 50 gol subiti), ha una differenza reti quasi deprimente con quel +3 che dice quanto l’andamento della formazione nerazzurra sia stato altalenante.
L’Inter ha un’ottima percentuale di possesso palla, il 54% (la quarta del campionato), ed un’ottima percentuale di realizzazione dei passaggi con l’82% di quelli tentati che finiscono alla destinazione desiderata. La manovra si sviluppa equamente fra le fasce ed il centro, le occasioni da gol arrivano alla stessa maniera dalla destra e la sinistra, sintomo di un buon equilibrio nella gestione della sfera in fase offensiva. La squadra di Stramaccioni si affida poco al lancio lungo, solo 61 volte a partita, cerca l’azione manovrata con tocchi brevi e veloci e verticalizzazioni improvvise per i movimenti delle punte, cercando con insistenza la spinta sugli esterni e gli inserimenti dei terzini.
Il fulcro del gioco in mezzo al campo è l’ultimo arrivato Guarin, è lui l’uomo che cerca più volte il passaggio in mediana (49,8 passaggi a partita), ma la precisione non sembra essere una delle sue migliori caratteristiche, infatti completa solo il 77,4% dei passaggi, cifra non esaltante per un centrocampista. A comprova delle carenze dell’ex Porto ci sono altri numeri piuttosto indicativi, Guarin è l’uomo che perde più palloni sulla pressione dell’avversario (1,5 a partita), nonché quello che rilancia di più l’azione degli opponenti con un proprio errore (1,3 volte ogni match). Dalla sua, però, ci sono altre statistiche interessanti, i 2 assist già forniti ai compagni nonostante le pochissime apparizioni, nonchè i 2,5 passaggi chiave ogni match che mettono i compagni in condizione di andare in rete.
La squadra di Stramaccioni cerca con continuità il tiro da fuori, ben il 52% delle conclusioni nerazzurre arrivano dall’esterno dell’area di rigore, sintomo di ottime qualità balistiche degli uomini che agiscono alle spalle dell’unica punta. In particolare Sneijder, è lui il nerazzurro che si presenta più volte al tiro, ben 3,8 volte ad apparizione (è il quinto in Serie A per tiri effettuati). L’olandese è il vero uomo in più della formazione nerazzurra, è lui il miglior passatore in assoluto, 51,3 ogni apparizione, con l’ottima percentuale di riuscita pari all’82,3%.

Per lui già 5 assist in stagione (il migliore dell’Inter), 2,3 volte ogni partita mette i compagni in condizione di andare in rete con un passaggio chiave per la manovra nerazzurra.
La classe di Sneijder al servizio del bomber principe di Stramaccioni, quel Diego Milito che ha già messo il pallone in fondo al sacco per 20 volte in stagione, un killer l’argentino, contando che si presenta al tiro solo 2 volte a partita. Il numero 22 nerazzurro tocca pochissimi palloni, serve il pallone ai compagni solo 28,2 volte in un match, ma la qualità del suo gioco è assoluta come dimostrano i 3 assist stagionali.
Se la fase offensiva è ottima, quella difensiva pecca e non poco, con i nerazzurri che soffrono qualcosa in più sul lato sinistro della retroguardia. Colonna arretrata è il brasiliano Lucio, nonostante non viva un momento brillante della sua stagione, è lui l’uomo con il miglior rendimento in difesa. Primeggia nella statistica del contrasti vinti (3,4 a partita), ha una percentuale di successo ottima sui duelli aerei pari al 58,4%, sarà lui ad occupari di Zlatan Ibrahimovic. Lucio perde 0,5 palloni sulla pressione degli avversari e rilancia l’azione degli attaccanti contrapposti 0,3 volte ad ogni apparizione, le qualità in fase di palleggio sono ottime, ma il centrale verdeoro rischia qualcosa di troppo con i suoi 1,2 dribbling  a partita.
Allegri dovrà mettere pressione su Guarin, il quale con ogni probabilità agirà sul lato di Muntari, uno degli uomini più in forma della formazione di Allegri, nonché l’uomo che recupera più palloni in mediana. Boateng e Robinho (sarà lui probabilmente a lavorare al fianco di Ibrahimovic) dovranno portare alta la pressione, provando a strappare il pallone dai piedi di Lucio quando si avventurerà nelle sue solite sortite palla al piede. In difesa occhio agli affondi micidiali del Principe Milito, con la linea mediana che dovrà provare a limitare la fantasia di Sneijder senza concedergli il tiro da fuori.
Pressione e qualità per mettere in crisi la traballante linea arretrata di Stramaccioni, sfruttare gli uno contro uno di Ibrahimovic e gli inserimenti dell’ottimo Nocerino, capace di fare la differenza lungo tutta la stagione rossonera, le linee guida sono semplici, ma il derby è una partita sempre imprevedibile, ma la speranza è che sappia regalarci la più grande delle soddisfazioni.