La fine di una favola

La fine di una favolaMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
giovedì 10 maggio 2012, 12:00Primo Piano
di Francesco Somma

Difficilmente sarà una domenica da brividi. Soprattutto per come noi siamo abituati ad interpretare le domeniche da brividi. Questa domenica, quest’ultima domenica di campionato, l’avevamo immaginata diversamente. Avevamo prefigurato ipotesi, scenari, colori, che sono svaniti e che domenica non si materializzeranno. A conferma del fatto che il futuro non ci appartiene: nella vita e tantomeno nel calcio. Milan-Novara sarà “semplicemente” l’ultima tappa di un cammino comunque importante. Perché in generale, arrivare secondi, dietro ad un avversario imbattuto nell’arco di un intero campionato, non è che un piazzamento onorevole. Però c’è che tu ti chiami Milan, e a lunghissimi tratti, durante l’arco della stagione, ti sei guardato allo specchio e ti sei ammirato in tutta la tua grandezza. Sembravi imbattibile, capace sempre e comunque di avere la meglio sugli avversari. E invece no. Ma ce ne stiamo facendo una ragione. Del resto, chi ci vuole meno bene, ci ricorda spesso che non bisogna vivere di passato e fare appello alle vittorie più remote per dare un senso al presente.

Loro. Lo ricordano a noi, ma questo è un altro discorso. L’unico tempo possibile, adesso, è il presente. Un presente magro e tutt’altro che entusiasmante. Milan-Novara sarà il confronto tra due formazioni che, per ragioni diverse, non hanno più nulla da chiedere a questo campionato. Gli unici fremiti di emozione saranno, comprensibilmente, quelli che correranno lungo la schiena dei ragazzi di Tesser, che si batteranno sul terreno della Scala del calcio per la quarta volta dall’inizio di quella che all’ombra della Cupola di San Gaudenzio, è una vera e propria favola. Una favola che ha avuto inizio sui campi spelacchiati della Lega Pro, ed ha incontrato nel prato del Meazza, la propria conclusione. Per qualcuno provvisoria, in attesa degli sviluppi di Scommessopoli, che pure coinvolge alcuni ex giocatori del club piemontese, per altri degna, per altri deludente. “Dopo lo splendido saluto con i nostri tifosi, l’emozione di San Siro è la giusta chiusura all’annata in A”. Così Michel Morganella in conferenza stampa ha parlato della sfida ai rossoneri. Gli ha fatto eco Carlalberto Ludi, uno dei membri della vecchia guardia novarese, reduce da un grave infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per più di 4 mesi: “E’ bello tornare in gruppo anche se è tardi e c’è il rammarico per non aver vissuto appieno le emozioni di questo campionato”.