SPECIALE NESTA - Un lucido addio e un consiglio sul futuro

SPECIALE NESTA - Un lucido addio e un consiglio sul futuroMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 10 maggio 2012, 16:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

Alessandro Nesta, dopo 10 anni fantastici, ha salutato il Milan con un emozionante ma lucido addio. Il difensore non sarà il solo a lasciare la maglia rossonera quest'anno, ma è stato il primo ad ufficializzarlo: "I ritmi sono elevati e se non posso sentirmi importante preferisco stare a casa - Ha spiegato il centrale romano in conferenza stampa -. Sono stato benissimo in questi 10 anni, ho vinto tanto e per rispetto della società e mio preferisco andare a fare un'altra esperienza". Nesta saluta il Diavolo dopo una trionfale epopea di vittorie di cui è stato assoluto protagonista: due Champions League, due scudetti, due Supercoppe Europee, una Coppa Italia, due Supercoppe Italiane e un Mondiale per club. Il difensore trentaseienne, seppur con tanti problemi fisici, è riuscito a fare la differenza anche in questa stagione, bloccando e limitando supereroi come Lionel Messi. La decisione di intraprendere un'esperienza diversa, quasi certamente negli USA, è stata presa già da qualche mese: una scelta importante ma intelligente, che dimostra l'assoluto professionismo di questo straordinario campione.

Nesta non ha però mancato di sottolineare qualche focale aspetto per garantire un futuro roseo a questo Milan: "Per riaprire un atro ciclo bisogna trovare la gente giusta come Pirlo e Seedorf, che per 10 anni hanno fatto tanto, sono seri professionisti, bisogna ricreare un gruppo serio". Per farlo, e restare ad alti livelli, c'è una sola soluzione: spendere. L'ex biancoceleste, acquistato dalla Lazio per circa 30 milioni di euro, ha ribadito questo concetto ai microfoni dei giornalisti: se il suo erede gioca già al Milan e ha il 33 sulle spalle, per competere e vincere non ci si può esimere dall'investire. Insieme a Nesta se ne andranno anche Inzaghi, Seedorf, van Bommel e Zambrotta: la società, mai come quest'anno, dovrà lavorare intensamente per sostituirli con gli uomini giusti, sia sotto il profilo tecnico che sotto quello umano. Uomini che dovranno prendere esempio da Sandro, fenomeno vero dentro e fuori dal campo.