Sul mercato, Milan ascolta Nesta

Sul mercato, Milan ascolta NestaMilanNews.it
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sabato 12 maggio 2012, 10:00Primo Piano
di Stefano Maraviglia

Non è un appello disperato, ma la più semplice delle regole del mercato, sia esso calcistico o quotidiano: chi più spende, ma soprattutto meglio spende, a conti fatti meno spende. Il futuro di un club lo si programma annualmente, analizzando con raziocinio ogni aspetto e vagliando ogni intervento da fare, a patto che le mancanze e le carenze registrate, vengano degnamente colmate con investimenti importanti e mirati. Alessandro Nesta ha voluto salutare il Milan e la società, offrendo il più saggio dei consigli: "Non so cosa vorrà fare la società, ma se spendi resti a certi vertici". Il n.13 conosce fin troppo bene lo spogliatoio e le questioni interne, ecco che l'appunto fatto ai propri dirigenti, pesa e vale molto più di una frase fatta. La squadra rossonera cambierà volto o meglio volti, quello che è stato per anni lo zoccolo duro, verrà integrato con giovani di altri campionati, altra cultura calcistica, ma ad oggi bisogna dire anche diverso valore tecnico.

Il calciomercato deve aprire ufficialmente i battenti, ma nomi alla mano, oggi resta difficile trovare sulla piazza i vari Nesta, Pirlo, Seedorf, Zambrotta, van Bommel, Inzaghi. Talenti che possono ambire ad un futuro più che roseo ce ne sono, per certi versi anche somiglianti ai campioni rossoneri pronti all'addio, la questione che frena l'entusiasmo è quella legata all'investimento. Si parte da almeno 10 mln di euro, quelli utili per arrivare a Kevin Strootman del Psv, giovanissimo erede di van Bommel, fino ad arrivare ai 25 che potrebbero servire per Tevez o più, se si va a chiedere di Falcao. In mezzo ci sono tanti altri milioni da spendere, per arrivare ad Eriksen che potrebbe rimpiazzare Seedorf, o Kolarov-Criscito-Cissokho padroni della sinistra e garanti per il dopo-Zambrotta. Tanti sono i nomi pronti ad offrire al Milan e a Ibra, l'apporto utile per tornare a primeggiare in Europa e imporsi finalmente, su fanta-squadre come Barcellona e Real Madrid, è pur vero che per arrivare a certi obiettivi, bisogna scucire nettamente i cordoni di una borsa che impediscono oggi sogni di gloria.  La Champions League tanto ambita in via Turati, porta nelle casse della società molti soldi, ma per provare la scalata servono i giusti mezzi e i giusti uomini.