Costacurta: "Gli infortuni sono stati parte fondamentale del non successo, farei un intervento per reparto. Una panchina? No, continuo a commentare"

Costacurta: "Gli infortuni sono stati parte fondamentale del non successo, farei un intervento per reparto. Una panchina? No, continuo a commentare"MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
sabato 12 maggio 2012, 18:40News
di Federico Gambaro

Ecco l'intervista di "Tuttomercatoweb" all'ex difensore e bandiera rossonera, Billy Costacurta, attuale commentatore per "Sky Sport".

La stagione del Milan, nonostante la delusione della società e dei tifosi per l'uscita dalla Champions e la perdita dello scudetto, è da considerarsi negativa o c'è qualche cosa che può essere salvato?
"Non credo che la stagione possa essere considerata negativa, il fatto di non aver vinto ritengo sia una mentalità ormai passata, l'obiettivo di qualsiasi società è di rimanere ad altissimi livelli e il Milan quest'anno lo ha fatto. Poi in effetti tra il vincere e il perdere c'è un sottile margine, quando s'incontra in Italia una squadra come la Juve che non perde mai e all'estero si viene eliminati dalla Champions ai quarti da una squadra come il Barcellona; quindi diventa comprensibile che si possa non vincere piuttosto che dire perdere. Per questo io non considero l'annata del Milan negativa, anzi, non sarà il miglior risultato possibile, ma comunque un buon risultato ".

Il Milan ha fatto solo un punto negli scontri diretti con la Juventus ed è stato sconfitto in partite come quella con la Fiorentina perdendo così lo scudetto. Quanto hanno inciso gli infortuni e quanto un rendimento inferiore alle aspettative di qualche giocatore, magari preso proprio per rinforzare la squadra?
"Gli infortuni sono stati la parte fondamentale del non successo del Milan, perché quando una squadra nel momento topico della stagione perde tre-quattro giocatori di grande calibro è normale che perda d'efficacia e purtroppo quei giocatori sono mancati in partite a cavallo dei quarti di finale della Champions League e questo ha influito anche sul campionato, tanto è vero che i punti persi sono stati con la Fiorentina e il Bologna proprio a cavallo dei quarti".

Allegri merita la riconferma in panchina oppure bisogna iniziare un altro ciclo al Milan?
"Adesso come adesso non credo che ci sia un allenatore che possa far meglio di Allegri che conosce bene l'ambiente ed è capace, una cosa che eventualmente si può imputargli è il fatto forse di aver rischiato, per modo di dire, un giocatore fondamentale, però io, che sono stato giocatore, so che alle volte si ha la sensazione di stare bene e credo che nella partita con la Roma Thiago Silva abbia detto all'allenatore di stare bene, anche in quell'occasione l'errore può essere relativo".

Il Milan in quali settori deve essere rafforzato per riuscire la prossima stagione a competere in campionato, Champions League e Coppa Italia?
"Dipenderà un pochino dalle scelte della società riguardo ai rinnovi. Io farei un intervento per settore un po' perché quest'anno qualcuno non ha reso secondo le aspettative e un po' perché alcuni contratti non verranno rinnovati. Credo che la società interverrà per prendere un difensore, un centrocampista e un attaccante".

La rosa del Milan va svecchiata, anche se alcuni giocatori hanno tanta esperienza che può fare la differenza?
"La rosa del Milan è lunga per questo deve essere presa una decisione a livello societario, perché quando si ha una rosa corta i giocatori devono essere giovani e in grado di disputare molte partite, se invece si hanno giocatori meno giovani la panchina deve essere più lunga e il Milan sotto questo aspetto ha una panchina lunga".

Billy Costacurta continueremo a vederla come commentatore televisivo oppure lo ritroveremo, prima o poi seduto, in panchina?
"Su una panchina è praticamente impossibile, quindi sicuramente per i prossimi tre o quattro anni e finché mio figlio non mi lascerà andare a vivere da solo io farò il commentatore sportivo".

Ma Achille è giovane, quindi rimarrà a casa ancora a lungo.
"Conoscendo mio figlio fra tre-quattro anni se ne andrà".