LA LETTERA DEL TIFOSO: "Il carro del vincitore" di Simone

LA LETTERA DEL TIFOSO: "Il carro del vincitore" di SimoneMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 13 maggio 2012, 08:10La lettera del tifoso
di Vincenzo Vasta

Gentile direttore,
le scrivo per esprimere il disappunto su come gli organi di stampa e tanti tifosi hanno vissuto e commentato la sconfitta nel campionato del nostro amato Milan!
In Italia, lo sappiamo, lo sport nazionale è il salto sul carro del vincitore e se poi di mezzo c'è pure un presidente "politico"  come il nostro ecco che anche chi di calcio non ne capisce nulla, vedi i tanti editorialisti dei maggiori quotidiani italiani, si cimenta nella lapidazione degli sconfitti. Un minuto dopo la fine del nefasto derby di domenica scorsa mezza Italia ha sentenziato che il Milan è ormai una squadra finita, distrutta, da rifondare mentre la Juventus, a sentir i più, uno squadrone imbattibile pronto con un paio di rinforzi a contendere a Barcellona e Real Madrid la prossima Champions League.
A me sinceramente le cose sembrano diverse. Complimenti alla Juventus, ha meritato lo scudetto ma la vittoria bianconera  non è stato il frutto di una superiorità tecnica ma il risultato di una serie di eventi casuali e non ripetibili. La voglia di riscatto dopo anni di brutte figure, l'esclusione dalle coppe, la rosa sempre disponibile e la vetrina del nuovo stadio sono stati il valore aggiunto dell'annata bianconera. L'anno prossimo le cose cambieranno radicalmente e un allenatore scaltro come Antonio Conte certo non rimarrà impreparato. Il Milan ha avuto gli stessi bonus l'anno scorso riuscendo a prevalere su un Inter logora dai successi del triplete e da una catena interminabile di infortuni. Il rammarico certamente è grande perché nonostante una situazione in cui niente giocava dalla nostra parte Allegri e i suoi ragazzi sono riusciti a tenere vivo il campionato fino alla penultima giornata. Alla luce di questo non capisco come si possa mettere in discussione un allenatore come Allegri che ogni domenica ha dovuto compiere i salti mortali per schierare un undici in campo. Tolte le nefaste prestazioni con Fiorentina e Bologna la squadra ha sempre giocato con una determinazione di ferro e una mentalità vincente. Non riconoscere questo al Milan e ad Allegri significa essere il malafede. Nel calcio la componente "fortuna" è spesso quella decisiva e il Milan di quest'anno tra infortuni gravissimi, calendario penalizzante -quando mai si era vista la squadra campione uscente affrontare tutte le rivali nelle prime 5 giornate!! -, sorteggi nefasti ed episodi arbitrali sfavorevoli  non ne ha avuto nemmeno un briciolo. Solo uno, a mio modo di vedere, è stato il grande errore dell'annata rossonera: l'ossessione triplete. Non c'erano le risorse per giocare su tre tavoli. Gli eventi indicavano chiaramente la direzione. Occorreva dosare le forze, concentrarsi sul campionato perché il rischio di arrivare in fondo a mani vuote era fin troppo concreto. Cosi è stato!
Ora bisogna guardare avanti. Non è vero come scrivono in tanti che siamo una squadra da rifondare. In attacco nessuno può vantare il nostro potenziale offensivo, in difesa abbiamo il migliore  centrale al mondo e un portiere garanzia come Abbiati. Giusta la politica di dire addio ai campioni ultra-trentenni.

Tutti meritano il nostro plauso più affezionato ma non possiamo lamentarci in inverno degli svarioni di Nesta e delle passeggiate di Seedorf e poi rimproverare la società a giugno se non vengono rinnovati i loro contratti. Non facciamoci trarre in inganno dall'episodio Pirlo. La sua grande annata è stata come quella della Juventus frutto di tanti eventi favorevoli. Ricordate il Pirlo milanista mediano di rottura che cantava e portava la croce nel compassato quadrilatero ancelottiano? Ebbene dimenticatelo perché nella Juventus di Conte Pirlo ha trovato l'eden calcistico. Nessuno avversario a pressarlo e soprattutto nessuno a domandargli di bloccare gli avversari. Solo lavoro nobile tanto a fare legna pensavano Marchisio, Vidal e co. Niente di meglio per il giocatore più tecnico di tutta la seria A! Vedremo ora come procederà il mercato della società. Siamo ancora a Maggio e mi sembra del tutto prematuro stilare giudizi. L'acquisto di Montolivo potrebbe rivelarsi decisivo per il nostro centrocampo di corridori e se veramente arrivasse Ogbonna dal Torino la difesa sarebbe apposto per almeno 5 anni. Traorè nessuno lo conosce ma prima di dire che è il nuovo Taiwo aspettiamo. Anche Kaka e Boateng quando arrivarono al Milan erano dei perfetti sconosciuti. All'appello manca ancora un terzino sinistro, il vero punto debole della squadra da troppi anni, e un centrocampista che sostituisca i partenti Seedorf e Van Bommel. In attacco tutto è legato al recupero di Pato. Recuperarlo significherebbe poter competere in Europa ad altissimo livello. Infine un cenno a Maxi Lopez che Galliani non sembra intenzionato a confermare. Nelle poche partire che ha potuto giocare ha fatto vedere di essere un ottimo giocare con grandi qualità tecniche e incredibile disciplina tattica. Rinunciarvi ora con magari la necessità di trovare un altro attacante a Gennaio non sarebbe una scelta oculata. Sempre Forza Milan e onore a tutti i nostri campioni di oggi e di domani!