Tutto in un abbraccio, grazie leggende

Tutto in un abbraccio, grazie leggendeMilanNews.it
© foto di ALBERTO LINGRIA
domenica 13 maggio 2012, 17:16Primo Piano
di Antonio Vitiello

Dietro a un gran finale serve sempre un bel teatro, tra tanti proprio questo stesso posto, San Siro, per l'ultimo grande abbraccio tra campioni e uomini veri. Il giorno degli addii è arrivato, Nesta, Gattuso, Zambrotta, Seedorf e Inzaghi lasciano il Milan, concludendo così un ciclo vincente lungo quasi 15 anni, una vera e propria era che arriva alla definitiva chiusura. La mano sul petto di Rino Gattuso che da gladiatore saluta l'intero stadio in piedi ad applaudirlo, è il grande abbraccio dei compagni di squadra in cerchio a centrocampo valgono  più di qualsiasi discorso, più di qualsiasi parola. La splendida coreografia della Curva Sud con la gigantografia delle tre maglie di Nesta, Gattuso e Inzaghi, gli applausi anche degli onestissimi tifosi del Novara che si sono uniti nel giorno della festa e del ricordo milanista, fatta di commozione e clip strappa lacrime. Inizia così Milan-Novara, ultima giornata di campionato e passerella di addio dei senatori rossoneri.

GARCIA GELA SAN SIRO - Dopo 4 minuti gli ospiti trovano il gol con Jeda ma viene annullato per fuorigioco. Il Milan perde subito Boateng per infortunio, entra Flamini. All'undicesimo Seedorf ci prova con un destro pericolosissimo che sorvola di poco la traversa. Al 20esimo il Novara passa in vantaggio sugli sviluppi di un calcio di punizione. Distrazione colossale e Garcia tutto solo batte Amelia da due passi. Dopo sei minuti è Zambrotta a sfiorare il pareggio con una staffilata dal vertice alto dell'area novarese. Ma la chance più ghiotta capita sui piedi di Seedorf che spara fuori quasi dall'interno dell'area piccola tutto solo e indisturbato. E' un Novara che gioca la sua gara con estrema tranquillità e si rende anche più pericoloso dei rossoneri, soprattutto con Caracciolo sempre di testa e ancora su un calcio di punizione. Però Proprio al 46esimo il Milan ha l'occasione di pareggiare i conti con Aquilani ma incredibilmente manda fuori con lo specchio della porta completamente sgombro.

MILAN A TUTTO GAS - La ripresa si apre con la punizione di Seedorf che sfiora l'incrocio dei pali. Ma è un Milan diverso  perchè ci prova anche Ibrahimovic con un destro ad incrociare, è bravo Fontana a deviare in angolo. I rossoneri però scendono con un altro piglio, e si vede all'undicesimo quando Flamini si inserisce su un bel suggerimento di Mesbah e trafigge l'estremo difensore novarese con un diagonale chirurgico. Il Milan spinge sull'acceleratore e va vicino al vantaggio con Seedorf. L'olandese salta un paio di avversari prima di concludere sull'esterno della rete.

LEGGENDE VIVENTI - Al 21esimo della ripresa esce Cassano per Pippo Inzaghi, standing ovation per il bomber piacentino. Ibra e Seedorf ce la mettono tutta per servire al meglio Inzaghi, e in un paio di occasioni arriva vicino al gol. Al 36esimo arriva l'ultimo cambio del Milan, passerella anche per Alessandro Nesta, esce Alberto Aquilani. Anche per lui applausi scroscianti, ma il momento catartico arriva dopo due minuti quando Pippo Inzaghi realizza il sogno di tutti, segnando un gol memorabile. Si sprecano emozioni a San Siro, con lo stadio impazzito alla rete dell'eterno bomber. Un gol dei suoi, controllo di petto e gol a botta sicura. Tutta la squadra ad abbracciarlo, tutto lo stadio ad osannarlo, la storia ha un nome e un cognome: Filippo Inzaghi.
Anche Seedorf ci prova su calcio di punizione e per poco non fa centro. Il finale di gara è un tripudio ulteriore alle leggende del Milan che lasciano nel migliore dei modi, onorando la maglia e lottando fino all'ultimo secondo.