Meritavano uno stadio pieno. L'ennesima sconfitta del tifoso medio rossonero

Meritavano uno stadio pieno. L'ennesima sconfitta del tifoso medio rossoneroMilanNews.it
© foto di ALBERTO LINGRIA
lunedì 14 maggio 2012, 11:30News
di Pietro Mazzara

Avevamo provato, nel nostro piccolo, a sensibilizzare il tifoso milanista a recarsi a San Siro nella giornata di ieri per rendere omaggio a grandi campioni che hanno fatto la storia del Milan nel giorno del loro addio alla maglia rossonera. Evidentemente, gli appelli mediatici e telematici non sono serviti a niente con un San Siro ha fatto registrare solo 45 mila persone con ampi spazi vuoti in tutti i settori dello stadio tranne che al primo e al secondo anello blu (dove comunque, nelle zone non del tifo organizzato, c'erano dei vuoti). Uno spettacolo agghiacciante al quale, purtroppo, chi frequenta San Siro con costanza, ha fatto l’abitudine. Per la festa scudetto dell’anno scorso con il Cagliari o per i Milan-Barcellona o per i derby o per Milan-Juventus di  campionato (in coppa Italia altra scena da derubricare nel libro nero) le file sono kilometriche mentre per un Milan-Novara, che dal punto di vista del campo non voleva dire nulla ma che sotto quello emotivo aveva una valenza molto più importante delle partite sopracitate, non si è riusciti a dare un degno spettacolo di pubblico.

Tanti di quelli che sono rimasti a casa sono gli stessi che per i big match scrivono a noi o al Milan per avere biglietti o fanno i matti agli sportelli bancari quando, in teoria, i giorni di vendita per i non abbonati sono altri. Certo, anche la società, volendo, avrebbe potuto abbattere i costi dei tagliandi per l'ultima di campionato e magari chiudere il terzo anello compattando tutti nel due anelli sottostanti. Gennaro Gattuso, Filippo Inzaghi, Alessandro Nesta, Gianluca Zambrotta e Mark van Bommel avrebbero meritato un altro tipo di platea e il sospetto che l’anno prossimo San Siro sia ancora più vuoto perché il Milan non ha vinto niente e, molto probabilmente, farà un mercato centellinato, cresce ogni giorno di più ed è un peccato. Sarà un peccato.