Mercato austero e delusione: un pessimismo che ricorda quello del 2010

Mercato austero e delusione: un pessimismo che ricorda quello del 2010MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 18 maggio 2012, 20:00Primo Piano
di Emiliano Cuppone

La stagione che si è conclusa ha lasciato a dir poco l’amaro in bocca ai tifosi del diavolo, la debacle in campionato, con lo scudetto consegnato alla Juventus del “nemico” Conte e del “traditore” Pirlo, ha aperto una ferita profonda nella coscienza dei tifosi rossoneri.
Basta dare uno sguardo ai tanti forum, ai blog, ai social network per scorgere un pessimismo cosmico che aleggia sui tifosi del diavolo. Certo, i risultati scadenti di una stagione che ad un certo punto sembrava poter essere trionfale giustificano questo stato d’animo, se poi guardiamo alle cronache di mercato la situazione non fa altro che peggiorare. Il sentore è che l’estate del diavolo possa essere quantomai tormentata, con le voci intorno ai top player rossoneri che non smettono di ronzare nelle orecchie di addetti ai lavori e tifosi, con i nomi accostati al Milan che sembrano tutt’altro che entusiasmanti, con una situazione economica che suggerisce una campagna acquisti caratterizzata dall’austerità.
Certo, gli aspetti che potrebbero far bene sperare i tifosi del diavolo ci sono, la stagione appena conclusa è stata pervasa da una sfortuna incredibile, da tanti, troppi infortuni perché si possano ripetere. La situazione finanziaria del club rossonero, con i debiti totalmente ripianati, suggerisce che non ci sia alcuna necessità di cedere i pezzi da novanta a disposizione di Allegri. La stagione che vivremo potrebbe vedere un Milan con la possibilità di fare affidamento per tutta la stagione su giocatori come Pato, Boateng e Cassano, quest’anno praticamente sempre assenti per problemi diversi.

Da ultimo, ma non per importanza, l’ormai nota capacità di Adriano Galliani di fare mercato anche senza disponibilità economiche faraoniche, ma con l’arguzia del dirigente navigato e preparato.
Note positive che non sembrano sufficienti a placare la “rabbia” del popolo rossonero, che non hanno la capacità di porre rimedio a questo senso di smarrimento di una tifoseria abituata a primeggiare tanto sul campo quanto in sede di mercato. A ben guardare, sembra di rivivere l’atmosfera di due anni fa, quando i supporter del diavolo vedevano la propria squadra surclassata dai successi dell’Inter di Mourinho, dovendo sopportare i caroselli nerazzurri per un triplete che faceva male. Guardavano alla propria rosa e la vedevano incapace di lottare per la vittoria, ascoltavano le voci di mercato a tinte rossonere e non sentivano nulla di entusiasmante, anzi dovevano fare i conti con le sirene dei top club europei per i pezzi pregiati della rosa del Milan.
Fu un’estate difficile, fu momento di rabbia e sfoghi di un popolo incredulo di fronte alle notizie di mercato che latitavano, basiti da veri e propri trattati giornalistici che descrivevano il Milan come un club incapace di investire cifre importanti sul mercato. Si accostavano timidamente i nomi al diavolo, ma puntualmente c’era l’opinionista o l’esperto di mercato di turno che ribadiva come in via Turati non avessero i fondi necessari per permettersi gente del calibro di Zlatan Ibrahimovic.
Sappiamo tutti com’è andata, ricordiamo come fosse ieri quella fine d’agosto, quando il ritorno dalle ferie fu meno triste, allietato da notizie sorprendenti che giungevano come raggi di sole accecanti in un’estate tormentata dal grigiore di un mercato scarno di significati. Fu il mercato di Boateng, Ibrahimovic e Robinho, seguito a ruota da quello di Cassano e Van Bommel, fu la stagione del rilancio rossonero, l’anno dello scudetto del riscatto.
La speranza è che agosto, ancora piuttosto lontano, sappia portarci altre sorprese, che l’umore della tifoseria rossonera possa cambiare radicalmente, come accaduto due anni fa, che i ricorsi storici ci riportino indietro, ripercorrendo le orme di un passato neanche troppo lontano.