Tra incubi e sogni...

L'attuale campagna mediatica è roba da incubo per i tifosi del Milan, preoccupati di perdere molti degli idoli della squadra. Tutte le stelle rossonere sono avvolti dalle voci di mercato: Ibrahimovic, Thiago Silva, Pato, Robinho, Cassano e Boateng. Dietro tutte queste voci, è nascosto, o forse non del tutto considerate le recenti parole di Zlatan, un bilancio in rosso e la crisi economica delle altre proprietà della famiglia Berlusconi, divisa tra la voglia di vedere un Milan competitivo, in modo da arrivare alla tanto desiderata seconda stella, e l'esigenza di sistemare i conti familiari. Una situazione delicata, dove tutto è nelle mani dell'esperienza e dell'abilità del più grande degli uomini di mercato in circolazione, Adriano Galliani. La cessione milionaria di uno dei big, comunque, non comporterebbe l'addio ai sogni di gloria, perché si troverebbero i fondi per perfezionare la rosa in seguito al grande esodo dei senatori.

Esistono dei precedenti confortanti, come quella lontana estate del 2006. I tifosi milanisti, già preoccupati dai risvolti di Calciopoli, che vedevano la società di via Turati fortemente indagata, hanno anche dovuto piangere per la partenza di Andriy Shevchenko, idolo della Curva Sud e uno degli attaccanti più forti della storia del Milan. Sembrava il preludio di una stagione disastrosa, piena di sofferenze e sconfitte, accompagnata dal pessimismo cosmico di molti esperti di calcio e tifosi. Nessuno avrebbe mai potuto immaginarsi lo scenario finale: il trionfo di Atene, la conquista della settima Champions League, seguita dalla vittoria della Supercoppa Europea e del Mondiale per Club, e tutto con il bilancio pienamente in attivo. La dimostrazione che questa straordinaria società, che ha portato il Milan ad essere la squadra con più titoli internazionali del mondo, merita tutta la fiducia del popolo rossonero.