Muntari, una conferma meritata sul campo

In questo calciomercato di incognite e recessioni per la temperie italiana, non ci sono dubbi sulla conferma di Sulley Muntari al Milan - atteso in sede forse già oggi per la firma biennale da 4 milioni di euro - dopo un impatto decisamente positivo sulla squadra dallo scorso gennaio.

Tornato dalla Coppa d'Africa disputata col suo Ghana, Muntari ha esordito nel Milan, con gol, il 19 febbraio a Cesena. Tralasciando in questa sede il tanto controverso gol di una settimana dopo contro la Juventus, Muntari è poi andato a segno a Verona (dalla distanza) contro il Chievo e ancora a San Siro contro l'Atalanta, dimostrando buoni tempi d'inserimento e una tutt'altro che scontata intesa tattica con il resto della squadra. In tutto 1096 minuti in 13 partite da titolare (più un gettone in Coppa Italia) e tante generose prestazioni con un unico neo: le due ammonizioni consecutive, entrambe al 90', contro Parma e Roma - di cui l'ultima, davvero ingenua, per aver tardato la sua uscita dal campo - con la conseguente squalifica per Catania-Milan: una partita importantissima in termini di ricambio e dispendio fisico, perché in calendario tra le due sfide contro il Barcellona. Non è un segreto che, dal punto di vista comportamentale, a 27 anni Muntari dimostri ancora qualche irrisolta lacuna, ma è altrettanto palese come - arrivato tra le perplessità generali dopo tre anni in chiaroscuro all'Inter - il ghanese abbia sorpreso tutti con quattro emblematici mesi di rendimento davvero considerevole.

E adesso, scaduto il suo vincolo contrattuale con l'Inter, due stagioni al Milan per la consacrazione dopo qualche stand-by di troppo - in Premier League con Portsmouth e Sunderland e in Serie A proprio con i nerazzurri - dopo i brillanti debutti all'Udinese. Benvenuto Muntari, la mediana rossonera ti aspetta.

Twitter: @FabioDisingrini