Un mercato mirato non può lasciar scappare i talenti di casa Milan

Un mercato mirato non può lasciar scappare i talenti di casa MilanMilanNews.it
© foto di Giulia Polloli
mercoledì 6 giugno 2012, 00:00Milanello in rosa
di Giulia Polloli
Giulia Polloli inizia a seguire il Milan per Varesenotizie.it, voce del commento tecnico su Radio RVL, collabora con Vco Azzurra Tv, Tribuna Novarese e Il Biancorosso.

Io sto con Van Basten: no all’emorragia di campioni che sembrano dover lasciare a tutti i costi il Milan a causa dei problemi di budget. L’assalto alla squadra rossonera da parte di mezza Europa, per ottenere i favori dei suoi campioni, non mi sorprende. Chiunque vorrebbe poter andare a bussare alla porta di una società che annovera tra le sue leve campioni del calibro di Ibrahimovic, Pato, Thiago Silva, Cassano. La cosa che mi sorprende è che non basta chiudere a chiave quella porta, ora sembra volerci un sistema d’allarme all’avanguardia per evitare che l’uscio di casa venga violato.
Galliani ha ribadito che i suoi gioielli rimarranno sulla corona rossonera, ma le sue parole sembrano passare in secondo piano rispetto ai bilanci tendenti al rosso della società di via Turati. L’immobilismo e le difficoltà del Milan in questa prima fase di accordi di mercato la dice lunga. Che sia una semplice strategia?
Tutto può essere, ma è chiaro che i tormentoni che si stanno creando attorno ai pezzi pregiati della rosa di Allegri alimentano la lunga estate calda del nostro calcio.
L’offerta scaturita a pochi giorni dall’incontro “casuale” sui campi del Roland Garros non sorprende. La formazione di Ancelotti e Leonardo vuole accaparrarsi le pregiate qualità del nostro svedese. Si è passati nello spazio di una sola stagione dal tormentone di “Mister X” a quello di “Mister scudetto”, questa volta vestito dei panni dell’agnello sacrificale utile per risanare i bilanci e alleggerire il monte stipendi della società di Berlusconi.
Come sempre in questi casi l’opinione pubblica è spaccata in due. Vuoi per le dichiarazioni di Ibrahimovic relative alla volontà di continuare a fronte di un progetto vincente, vuoi per quelle che riguardano lo stato tendente al salasso delle casse rossonere, vuoi per la necessità di dover rimpinguare la rosa in posizioni nevralgiche, salvo il sacrificio, appunto, di un top player.
Ma quello che non torna è l’accanimento nei confronti di un campione che comunque ha manifestato la sua forte volontà di rimanere in maglia rossonera. Le sue parole avevano determinato uno scenario chiaro: Ibra avrebbe trascinato il Mila alla vittoria. Ma si sa, verba volant, scripta manent. Nemmeno un contratto milionario siglato in via Turati può far da garanzia di questi tempi,soprattutto quando almeno uno dei firmatari sembra essere disposto a scioglierlo.
Anche nelle chiacchiere da bar la questione Ibra divide.

Chi ritiene lo svedese l’arma più detonante a disposizione di Allegri, chi invece lo valuta come un peso nell’economia del gioco, troppo spesso determinata dai suoi movimenti e non da quelli del tatticismo di Allegri. Allora i secondi sono pronti a salutare con un fazzoletto candido uno dei campioni sicuramente più chiacchierati, in favore di altre pedine che ben si adeguino allo scacchiere rossonero.
Personalmente vorrei non doverlo salutare, Ibra, ma vorrei invece che con la maglia numero 10, quella dei campioni indiscussi, si trovasse a guidare ancora una volta la voglia di riscatto del Milan, su tutti i fronti. Vorrei poterlo veder sorridere, come solo lui sa fare, mentre solleva l’ennesimo trofeo, mentre fa scoppiare il boato della curva, mentre va sotto la Sud a braccia aperte a  ricevere l’abbraccio di migliaia di tifosi.
Ma le speranze non sempre sono attese, i sogni non sempre si realizzano. Dunque non resta che passare oltre, sperando che nei prossimi capitoli il protagonista di una bella storia, non venga sbranato da bestie feroci.
Passiamo dunque all’altro protagonista dei tormentoni di mercato. Thiago Silva. Anche in questo caso le offerte estere fioccano e sembrano diventare sempre più corpose. La nave su cui viaggia Galliani è approdata giorni fa a Barcellona e subito ecco rispuntare rumors che vogliono il difensore centrale più forte al mondo prossimamente vestito di azulgrana.
Mentre per Ibra sono ipotizzabili (e sottolineo ipotizzabili) sostituti validi, per Thiago Silva nel panorama mondiale non vedo alternative valide. Inoltre il Barcellona non sembra voler far pazzie per conquistare l’interesse del nostro campione. Ci han provato mettendo sul piatto della bilancia il nome di uno sei desiderata di Allegri, quel giovanissimo Thiago Alcantara che potrebbe dare più consistenza alla mediana rossonera. Ma chi potrebbe sostituire il pilastro difensivo Thiago Silva in caso di addio?
Non basta quindi pensare alle casse, bisogna essere oculati nelle scelte. Per questo condivido il pensiero di chi auspica acquisti mirati in zone nevralgiche a fronte dello status quo della squadra che, a conti fatti e vedendo l’interesse dei mercanti, può offrire ancora tanta qualità e potrebbe essere garanzia ancora di futuri successi.