Hottor giganteggia e sembra già pronto per il salto di categoria

La finale del campionato Primavera è sfumata quando era ad un passo, ma la formazione di Dolcetti è uscita con la testa alta dal derby perso solo oltre i minuti di recupero dei tempi supplementari.
Senza ombra di dubbio il migliore in campo è stato Edmund Hottor, un gigante lungo tutta la partita, protagonista assoluto tanto in fase difensiva, quanto, e soprattutto, in quella offensiva. Il ghanese ha fatto valere tutta la sua qualità e l’esperienza, ha messo in campo una tenacia, una capacità di gestione della sfera da giocatore già pronto per i grandi palcoscenici.
Il primo gol è arrivato grazie ad una sua invenzione, Hottor ha sfondato dalla destra saltando due avversari e trovando il rigore che ha sbloccato il match. La sua partita è continuata sulla stessa falsariga sino al fischio finale, una serie di colpi di genio e gestione impeccabile della manovra con la consapevolezza del leader vero.
Gioca una gara splendida in fase di ripiegamento, controlla con dovizia le continue sortite offensive di Alborno in tandem con l’indomabile Garritano, aiutando un De Sciglio non brillantissimo a tenere botta contro l’asse mancino dei nerazzurri.

Recupera una serie infinita di palloni Hottor, rilancia l’azione rossonera con tempismo ed intelligenza, preciso e puntuale in ogni entrata, in ogni appoggio, si erge a colonna di un Milan che a tratti appare devastante.
Un vero e proprio gigante il ghanese, chiude un campionato splendido in maniera brillante dal punto di vista personale, con qualche rammarico di troppo per una finale sfumata quando era ormai più che a portata di mano. Di certo c’è che il ragazzo potrebbe essere un valore aggiunto importante per il Milan del futuro, con la mediana di Allegri che è alla ricerca di linfa nuova, Edmund Hottor, forte anche della sua esperienza in Serie B da giovanissimo con la Triestina, potrebbe essere un innesto importante anche in chiave presente.