Milan, la grandeur è finita: rifondate le ambizioni del club

Milan, la grandeur è finita: rifondate le ambizioni del clubMilanNews.it
© foto di Antonio Vitiello/TuttoMercatoWeb.com
martedì 12 giugno 2012, 19:00Editoriale
di Tiziano Crudeli
Telecronista del Milan a 7 Gold, direttore editoriale del settimanale sportivo "Sprint&Sport Lombardia". Opinionista al "Processo di Biscardi".

Il Milan con l’imminente  cessione di Thiago Silva  rinfoderà le ambizioni. La cessione del suo  pezzo più pregiato,  relega il club rossonero in una dimensione più modesta. In pratica il Milan  entra a far parte   delle  società che per sopravvivere devono prima di tutto  vendere e poi semmai, col ricavato,  acquistare. La grandeur è finita. Eppure i dirigenti avevano assicurato che la squadra sarebbe stata rinforzata. E invece si è indebolita. Promesse non mantenute. Ciascuno delle parti in causa dovrà assumersi le proprie  responsabilità.
Thiago Silva  da tutti è riconosciuto come il difensore più forte al mondo. Senza di lui, pilastro del reparto arretrato,  il Milan ha perso lo scudetto. Thiago era uscito per infortunio all’11’ del primo tempo di Milan-Roma del 24 marzo  quando il risultato era ancora sullo 0 a 0 . Il match si è poi concluso 2 a 1 per i rossoneri. Da quel momento,  era la  29esima partita di campionato, è iniziata la parabola discendente del Milan   coincisa con l’assenza di Thiago Silva che non è più rientrato. Il  primo mezzo passo falso   è arrivato con  Catania-Milan 1 a 1 cui ha fatto seguito  il flop  datato 7 aprile 2012:  Milan-Fiorentina 1 a 2. Le residue speranze si sono volatizzate definitivamente domenica 22 aprile:    Milan-Bologna 1-1. In quel breve arco di tempo (quattro partite in 28 giorni)  la squadra di Allegri, complici anche   errori sesquipedali di alcuni  difensori, ha sperperato  un vantaggio di 4 punti facendosi distanziare di 3 punti dalla Juventus che  con  la pesante sconfitta (4 a 2) patita nel derby  nella penultima giornata di campionato, sono diventati quattro.

 
Certo in un periodo di accentuata crisi economica e l’incombente fair play finanziario, incassare  50 milioni per la cessione  di un giocatore è una cifra difficile da rinunciare, ma è altrettanto vero che  il difensore brasiliano è uno pei pochi giocatori che non ha sostituti. Considerato che il Milan non avrà più Nesta e senza Thiago la difesa rossonera inevitabilmente perde competitività. E quanto sia indispensabile aver un reparto arretrato forte è dimostrato dalle vittorie in Champions del Chelsea e dalla Juventus campione d’Italia che ha subito  20 gol in 38 partite e addirittura 3 nelle ultime 19.
Oltretutto in circolazione ci sono pochi campioni e nessun difensore del livello di Thiago Silva. Non a caso la sua quotazione ha raggiunto valutazioni stratosferiche.  Il ricavato si può investire cercando giovani difensori che, per quanto bravi,  non possono garantire assolute certezze. Sono scommesse, ma le scommesse si possono vincere ma anche perdere. Nel qual caso si precipita nella mediocrità. E’ presumibile che adesso a Ibra verrà il mal di pancia. La società però dovrà più preoccuparsi del mal di pancia dei tifosi  che, è bene ricordarlo,  proprio per la  loro passione sono i maggiori contribuenti  visto che alimentano  gli introiti  della società  attraverso l’acquisto di biglietti, la sottoscrizione di abbonamenti allo stadio e alle televisioni tematiche, e sono i primi fruitori del materiale sportivo griffato Milan.   Senza contare che  il minor appeal inciderà negativamente pure sulle sponsorizzazioni e sulle cessioni dei diritti.
Piccola consolazione. Il Milan nella corsa ad un nuovo fenomeno, Akim Mastour, classe 1998,  marocchino di terza generazione  ma nato e residente  a Reggio Emilia,  quindi italiano a tutti gli effetti, sembra aver battuto l’agguerrita concorrenza. Akim era al centro di un’asta internazionale alla quale hanno partecipato  oltre all’Inter(il  ragazzo ha provato diverse volte a  Interello lasciando sempre un’ottima impressione)   pure il Manchester United, Ferguson lo voleva a tutti i costi,  il Chelsea e alcune squadre spagnole. Mastour è un trequartista-seconda punta dotato di grandissima tecnica con un fisico notevole (è alto 182 centimetri). Per quanto attiene i tecnici delle giovanili   Filippo Inzaghi si è offerto di guidare la Primavera del prossimo anno. La controproposta: ti diamo gli Allievi Nazionali. Se son rose fioriranno….