Seedorf: "Il 10 a Ibra? Ne avevamo già parlato nello spogliatoio. L'addio? Ho deciso tre giorni fa"

Seedorf: "Il 10 a Ibra? Ne avevamo già parlato nello spogliatoio. L'addio? Ho deciso tre giorni fa"MilanNews.it
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giovedì 21 giugno 2012, 15:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Clarence Seedorf, dopo la conferenza stampa d'addio, ha concesso un'intervista a "Sky Sport 24": "Il mio futuro? Ancora non lo so, devo decidere. Prima saluterò tutti, a Milanello, la squadra, i tifosi. Sarà comunque un arrivederci. Ho avuto varie proposte in paesi molto diversi, ma ci sarà modo di parlare di questo. Oggi vorrei concentrarmi sulla mia esperienza e il rapporto con il Milan. Sono stati dieci anni meravigliosi. Ho salutato il presidente, sono rimasto in ottimi rapporti con tutto il Mian. E' dispiaciuto il presidente? Certo, sono dispiaciuto anche io. Ma il rapporto è molto bello e le porte sono aperte anche per il futuro".

Sul ricambio generazionale: "Speriamo di aver fatto il nostro compito per bene in questi anni. Chi è rimasto avrà il compito di proseguire questi valori. Mi auguro che tutto questo possa continuare".

Sulla maglia numero 10 a Ibrahimovic: "Non sapevo che il processo fosse stato già innescato, ma sono felice. Ne avevamo parlato qualche tempo fa sotto la doccia, avevo detto che se fossi andato via sarei stato contento di vederlo sulle spalle di Ibra. Lui ha il talento giusto, per lui sarà una responsabilità in più oltre a quelle che ha già".

Sulla decisione di lasciare il Milan: "Questo momento stava maturando già negli ultimi due anni. Anche prima della stagione dello scudetto. L'anno scorso poi sono stato vicino a lasciare, ma decisi di continuare ancora. Sapevo che questo momento sarebbe arrivato. Non avevo deciso fino a tre giorni fa, poi ho chiamato la società e il presidente".

Sulle presunte difficoltà nello spogliatoio la scorsa stagione: "Non mi sono mai permesso di parlare delle cose dello spogliatoio e non inizierò di certo ora. Ora il Milan deve pensare solo al futuro, una delle sfide sarà quella di mantenere un equilibrio all'interno dello spogliatoio. Il Milan è abituato ai comabiamenti, questo è un momento un po' particolare, ma sono convinto che il Milan rimarrà competitivo sia in Italia che in Europa. Se c'è la disponibilità di tutti il Milan sarà sempre competitivo".