Abate: "Possiamo diventare la mina vagante, cambiare modulo in corsa è un'arma in più"

Abate: "Possiamo diventare la mina vagante, cambiare modulo in corsa è un'arma in più"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 21 giugno 2012, 19:15News
di Federico Gambaro

Conquistatosi il posto da titolare nella decisiva gara contro l'Irlanda, Ignazio Abate si prepara con tutto il clan Azzurro ai quarti di finale contro l'Inghilterra con rinnovata fiducia come ammette in una lunga intervista a "Uefa.com": "La convinzione l’abbiamo sempre avuta, abbiamo superato un girone difficile e credo che adesso arriverà il bello. Non so perché il Ct abbia cambiato - in riferimento alla gara contro l'Irlanda - ma questa è una squadra formata da grandissimi giocatori: quindi la capacità di adattarsi e cambiare, anche in corsa, con partite così ravvicinate non è stata un problema…Anzi, credo che questa sia un’arma in più. Come affrontare l'Inghilterra? Ne parleremo in questi giorni che precedono la gara, ma non sarà un problema: qualsiasi decisione prenderà il mister sarà quella giusta e ci faremo trovare pronti. Io nella mia carriera ho giocato anche con una difesa a tre, ma è normale che negli ultimi anni sto giocando con una difesa a quattro e quindi indubbiamente mi trovo più a mio agio. Credo – continua il terzino rossonero - che non eravamo favoriti all’inizio del torneo e non lo siamo neanche ora che abbiamo conquistato i quarti. Abbiamo superato l’ostacolo del girone, adesso con questa convinzione e con il cuore che abbiamo dimostrato in queste prime tre partite possiamo diventare una mina vagante. Inglesi temibili? Loro giocano molto sulle fasce, sono bravi nelle ripartenze e raggiungono con relativa facilità il fondo.

Effettuano molti cross e davanti hanno ritrovato un elemento come Rooney che di testa è veramente un grandissimo attaccante. Secondo me è un giocatore completo, uno tra i più forti al mondo. E’ una sfida temibile, ma sicuramente sarà difficile anche per loro”. Abate, poi, parla anche del ct Prandelli e della compattezza del gruppo azzurro: "Il mister ha un bellissimo rapporto con tutto il gruppo in generale, non solo con me, ed è sempre molto disponibile. E’ un uomo di campo, bravo a insegnare e dialogare: tutto il gruppo si trova bene e credo che i risultati fino ad ora lo dimostrino. Squadra unita? E’ quello che trasmettiamo a tutta la nazione, siamo un gruppo di ragazzi semplici che coltiva un sogno di conquistare qualcosa di importante: con il sudore, il sacrificio e il cuore stiamo cercando in tutti i modi di far sognare un’intera nazione…".