Casse vuote? Il Milan ha un tesoretto: ecco da dove arriva. La cessione di una punta può portare al top player: gli ultimi sviluppi. Il tutto senza intaccare il bilancio

Casse vuote? Il Milan ha un tesoretto: ecco da dove arriva. La cessione di una punta può portare al top player: gli ultimi sviluppi. Il tutto senza intaccare il bilancioMilanNews.it
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lunedì 2 luglio 2012, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
Giornalista pubblicista, vice-direttore di MilanNews.it. Corrispondente e radiocronista per Radio Sportiva. Redattore di TMW Magazine. Opinionista per Odeon TV e Radio Radio. Inviato al seguito della squadra. Twitter:@PietroMazzara.

Il ritornello dei media, negli ultimi giorni, è sempre, tremendamente, lo stesso. Il Milan non ha soldi da investire sul mercato. Troppo spesso si parla del debito di 67 milioni di euro contratto dai rossoneri nell’ultimo esercizio di bilancio e altrettanto velocemente si versano fiumi d’inchiostro su quale giocatore possa essere ceduto per tappare la falla. Prima il sacrificato era stato, solo mediaticamente, Zlatan Ibrahimovic poi, concretamente, Thiago Silva ma né uno né l’altro, al momento in cui scriviamo, hanno lasciato il Milan. Eppure è mai possibile che una società che è la prima per il fatturato in Italia e la sesta a livello euro mondiale per ricavi e valore del brand, non abbia un euro in cassa? Ebbene questo è un falso storico perché se si spulcia tra le pagine del bilancio rossonero, esattamente a pagina 39, si trovano dei dati interessanti. In tale pagina vengono inseriti i “crediti verso enti – settore specifico” ovvero i soldi che il Milan deve ancora incassare dalle istituzioni del calcio italiano, europeo e mondiale e dai club ai quali ha venduto calciatori.

Andando nello specifico, ricordando che tali dati sono pubblici, possiamo notare che il Milan vanta, al 31 dicembre 2011, i seguenti crediti: 7 milioni di euro dal Real Madrid per la cessione a titolo definitivo di Ricardo Kakà, 4 milioni di euro dallo Schalke 04 per la cessione di Huntelaar, 1,2 milioni dal Saragozza per Ricardo Oliveira e 640 mila euro dall’Atletico Madrid per i cartellini di Cosmin Contra e Javi Moreno. Inoltre, a queste cifre, vanno aggiunti 1,331 milioni per il “meccanismo di solidarietà” previsto dal regolamento FIFA in relazione all’acquisizione da parte del Milan di Zlatan Ibrahimovic e Robinho dal Barcellona e dal Manchester City. A queste cifre andrà poi aggiunto l’intero incasso dell’amichevole del prossimo 24 luglio che si giocherà a Gelsenkirchen contro lo Schalke 04. Sommando tutti i vari crediti maturati, il Milan ha circa 15 milioni di euro di fondo cassa. Soldi che sono stati messi a bilancio e che possono, di conseguenza, essere spesi. Inoltre vanno inseriti in questo contesto le eventuali entrate derivanti dalle plusvalenze risolte nei giorni scorsi con il Genoa.

Partendo da questa base, si può ben capire come il Milan, effettivamente, abbia della liquidità da poter riversare sul mercato ma, allo stesso tempo, per avere sempre e comunque una situazione economica sotto controllo, per fare una grossa operazione in entrata dovrà fare, secondo la strategia che vi descrivevo settimana scorsa, una grossa cessione. Per grossa intendo remunerativa ma non necessariamente un top player ovvero Thiago Silva. L’eventuale partenza di Robinho con destinazione Spagna (o Brasile) servirebbe alla società rossonera ad avere un quid in più per poter operare sul mercato senza intaccare troppo il credito maturato e le operazioni low cost effettuate non sono altro che un abbattimento dei costi nella voce del bilancio riguardante l’acquisizione (con fuoriuscita di denaro) di giocatori a titolo definitivo. Parlando di nomi, il Milan è su Mattia Destro. Un inserimento importante, non si sa quanto effettivo o se solo mediatico, ma che va registrato e sul quale lavoreremo nelle prossime ore. Tevez è il nome che balla sempre nelle stanze del mercato rossonero e con il possibile incasso della cessione di Robinho potrebbe consentire al Milan di ridare l’assalto all’Apache. Senza intaccare il bilancio.

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