Lunedì "radunicchio" a Milanello Ad Allegri serve molto coraggio

Lunedì "radunicchio" a Milanello Ad Allegri serve molto coraggioMilanNews.it
© foto di Pietro Mazzara
venerdì 6 luglio 2012, 00:00Editoriale
di Luca Serafini
Giornalista sportivo a Mediaset, è stato caporedattore di Tele+ (oggi Sky). Opinionista per Telenova e Milan Channel. I suoi libri: "Soianito", "La vita è una" con Martina Colombari, "Sembra facile" con Ugo Conti.

Mancheranno i nazionali italiani, mancheranno i brasiliani olimpici, mancherà Ibrahimovic. Mancheranno Gattuso, Seedorf, Inzaghi, Nesta, Van Bommel, Zambrotta. Lunedì a Milanello sarà un "radunicchio", anche ci saranno Acerbi, Constant, Didac Vilà e Traoré. Non è per loro che abbiamo coniato questo termine, sarebbe ingeneroso: è capitato di vedere sbocciare inaspettatamente, nelle ultime 2 stagioni, Boateng, Nocerino, Muntari, in un paio di partite persino Mesbah. Dunque è lecito che il Milan preghi e speri che Constant sia quello di Verona esattamente come l'ultimo Acerbi, è lecito che il Milan preghi e speri che Traoré sia stato lasciato libero dal Nancy per un errore di valutazione. Galliani ha dichiarato che il mercato è chiuso, ma sappiamo tutti che non è così. Quanto meno, non può essere così. Persi 5 centrocampisti (ai 3 senatori si sono aggiunti Aquilani per fine prestito e Muntari per infortunio) ne sono arrivati 4 contando Montolivo e Flamini, praticamente indisponibile per tutta la stagione alle spalle. Numericamente, i conti non tornano nemmeno in attacco dove nessuno ha preso il posto di Maxi Lopez - si obietterà che era arrivato per sostituire Cassano in gennaio e Cassano è stato recuperato, nel frattempo - e Inzaghi, il quale avrà pure giocato poco o niente, ma c'era, appunto.
Senza l'incubo del Mister X 2012, la campagna acquisti di questa estate manca ancora di un arrivo importante, non tanto e non solo di nome perché le suggestioni lasciano il tempo che trovano, ma di sostanza, molta sostanza. Inutile tornare sui temi delle strategie e della crisi che attanagliano gli indirizzi berlusconiani nelle ultime edizioni rossonere. L'identikit di Kakà era perfetto perché avrebbe potuto essere il naturale alter-ego di Boateng e Pato della stagione scorsa, due simpatici fantasmi, coprendo un ruolo e un altro. Abbiamo parlato soltanto di identikit, visto che le sviolinate d'amore del brasiliano e i tormenti di via Turati non hanno prodotto fino ad oggi il ritorno all'ovile del madridista.
Con gli uomini a disposizione da lunedì, soprattutto, ma anche in seguito quando a scaglioni arriverà la folta truppa assente lunedì prossimo, Massimiliano Allegri dovrà avere fantasia e molto coraggio.

Dovrà scegliere chi tra Mexes e Acerbi potrà vestire i panni di Nesta. Dovrà puntare su Emanuelson o Didac Vilà se continuerà a non avere fiducia in Antonini, per creare un terzino di grandissima spinta che possa imparare anche la strabenedetta "fase difensiva". Dovrà ridisegnare il centrocampo, a fianco di Nocerino, scoprendo magari che un Ambrosini integro potrebbe avere una stagione alla Van Bommel 2012. Dovrà capire qual è il ruolo di Montolivo - cosa che nella Fiorentina e in Nazionale non è avvenuta -, immaginando che oltre a fare uno dei 3 in mediana, potrebbe muoversi dietro gli attaccanti (magari l'estate ci restituirà un Boateng tirato e in spolvero come in spiaggia). Dovrà trovare la spalle di Ibra pesando la crescita di El Shaarawy, la ritrovata verve di Cassano, l'integrità di Pato o la corsa del mangia-gol Robinho. Potrebbe anche finalmente avere modo e tempo di provare qualcosa di diverso di quell'ibernato 4-3-1-2 che detta regole e inventa ruoli discutibili come quello di Emanuelson trequartista. Qualche volta abbiamo disegnato per gioco un 4-4-2 con Abate, Mexes o Acerbi, Thiago e Antonini o Didac in difesa, Robinho a destra, Emanuelson a sinistra, Montolivo e Nocerino in mezzo, Ibrahimovic e Cassano davanti. Oppure un suggestivo 4-2-3-1 con Ambrosini e Nocerino a centrocampo, Robinho, Montolivo e Cassano o Pato alle spalle di Ibra. Qualcosa di diverso, comunque, qualcosa di efficace, perché al momento nessun gap appare colmato. Anzi, la Juve "minaccia" di aggiungere un grande attaccante a Isla e Asamoah. Certo, se fa una gara di nuoto con la Pellegrini, anche nostra sorella parte alla pari e se la gioca, fino al tuffo in acqua...
In realtà il Milan che si radunicchia lunedì ha al momento due sole grandi chance: che stiano tutti bene e che vengano utilizzati tutti al meglio.