L'inizio di una nuova era

L'inizio di una nuova eraMilanNews.it
© foto di Pietro Mazzara
lunedì 9 luglio 2012, 01:23Vista dalla Curva
di Davide Bin
A Milanello si raduna un Milan senza tanti protagonisti del recente passato, una squadra che deve voltare pagina ma vuole rimanere competitiva.

Milanello era deserto dal 12 maggio, quando si svolse l'ultimo allenamento della scorsa stagione alla vigilia della partita contro il Novara, che ha chiuso fra le lacrime il campionato, la stagione e un'era felice e vincente della storia rossonera. Fra poche ore il Milan tornerà al lavoro, ma mancheranno tanti volti noti e non solo perchè i nazionali italiani (Abate, Cassano, Montolivo e Nocerino) oltre a Ibrahimovic e Mexes prolungheranno le vacanze fino al 24 luglio a causa degli Europei e mancheranno anche Thiago Silva e Pato in procinto di partecipare alle Olimpiadi con la nazionale brasiliana. I veri assenti saranno altri, quelli che non vedremo più con la maglia rossonera, ovvero Gattuso, Nesta, Seedorf, Inzaghi, ma anche Zambrotta e Van Bommel; un immenso pezzo di storia del Milan, autentiche colonne portanti della squadra e dello spogliatoio, protagonisti di tante vittorie, grandi giocatori ma anche splendidi uomini, che hanno lasciato un vuoto immenso in tutti quelli che amano il Milan e si erano affezionati a questi campioni che con impegno e dedizione hanno dato tanto alla causa rossonera. Sarà strano non vederli arrivare a Milanello per iniziare la stagione e magari per un attimo penseremo che anche loro stanno prolungando le vacanze come i loro compagni (pardon...ex compagni) che hanno partecipato agli Europei. Toccherà a capitan Ambrosini e ad Abbiati guidare il gruppo momentaneamente rimaneggiato di questo nuovo Milan e, soprattutto, l'onore e l'onere di tramandare i valori e la disciplina all'interno dello spogliatoio, facendo capire ai nuovi cosa voglia dire essere giocatori "da Milan".

Sarà un raduno in tono minore, un raduno dimezzato, un raduno che qualcuno ha già definito "radunicchio" a causa delle tante assenze, momentanee o definitive, ma si tratta anche dell'inizio di una nuova era, perchè la società ha deciso di voltare pagina, ringiovanendo un po' il gruppo, rinnovando per quello che è stato possibile e facendo scelte dolorose ma in fondo ormai inevitabili. Per il momento nel mercato del Milan non ci sono stati "botti" o colpi clamorosi e ciò aumenta la diffidenza, lo scetticismo e lo smarrimento del popolo rossonero (come dimostra la campagna abbonamenti), che non ha più i punti di riferimento del passato e autentici idoli come SuperPippo, Ringhio, Sandro, Clarenzio e deve consolarsi con un colpo di mercato "al contrario", ovvero una mancata cessione, quella di Thiago Silva. Sicuramente a Milanello non ci sarà la folla e l'entusiasmo della scorsa estate, quando si radunò un Milan con lo scudetto sul petto e che prometteva di fare il bis in campionato; purtroppo ora il Milan è solo vice-campione d'Italia e il triangolino tricolore è su altre maglie, ma sappiamo tutti come e perchè è andata in un certo modo (infortuni, gol fantasma e altri errori arbitrali assortiti) e per questo la squadra merita ancora fiducia e sostegno, a cominciare dal "primo giorno di scuola" quello in cui si comincia a porre le basi per la stagione che verrà e che sarà ancora una volta lunga, stressante e molto complicata. La Curva Sud ci sarà, con i suoi striscioni, i suoi cori e le sue bandiere, per dimostrare ancora una volta l'attaccamento alla maglia e a quei colori tanto amati e per far capire che un tifoso deve esserci sempre, anche e soprattutto nei momenti difficili e non solo quando c'è da festeggiare, anche e soprattutto quando si apre una nuova era e bisogna farlo nel migliore dei modi con il contributo di tutti. Nessuno può dire con certezza se il futuro sarà splendido ed esaltante come il passato che ci siamo lasciati alle spalle il 13 maggio salutando grandi campioni e protagonisti di tanti trionfi, ma il Milan ha saputo dimostrare tante volte di riuscire a rimanere vincente e competitivo pur cambiando gli "attori protagonisti" e, magari, fra qualche anno potremmo ritrovarci a ricordare con gioia questo giorno che stiamo per vivere con curiosità e un po' di apprensione, perchè è il giorno in cui nasce un nuovo Milan, meno legato al passato ma con tanta voglia di stupire ed è per questo che chi davvero ha un cuore rossonero deve essere, fisicamente o idealmente, a Milanello per augurare buon lavoro e buona fortuna ai ragazzi che iniziano una nuova avventura, misteriosa e intrigante, che tutti quanti abbiamo voglia di vivere, sempre e comunque con il Milan nel cuore!