Buon lavoro nuovo Milan

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lunedì 9 luglio 2012, 23:02Vista dalla Curva
di Davide Bin
I rossoneri si sono radunati a Milanello e hanno svolto il primo allenamento stagionale davanti a circa 2000 tifosi che non hanno fatto mancare il loro incitamento.

Mancava il nucleo storico che non vedremo più, mancavano i big della formazione attuale che rivedremo solo il 24 luglio, mancava lo scudetto che ora è cucito su altre maglie, mancava qualche tifoso rispetto alla scorsa stagione (allora circa 5000, oggi solo 2000), ma non è mancato l'affetto, il sostegno e l'incitamento da parte di chi ha deciso di passare questa giornata rovente nel caldo africano di Milanello piuttosto che su qualche spiaggia ben più confortevole. Il Milan ringiovanito e rinnovato comincia la sua avventura fra la curiosità e l'interesse del popolo rossonero che vuol capire se questa squadra riuscirà a farlo sognare o lo costringerà a soffrire. E' stato davvero choccante non vedere nel gruppo dei giocatori gente come Gattuso, Inzaghi, Nesta e Seedorf, ben sapendo che l'assenza non è motivata da un ritardo giustificato (come nel caso di Abate, Cassano, Montolivo, Nocerino, Thiago Silva, Pato) ma da un addio doloroso e commovente per entrambe le componenti, giocatori e tifosi. L'età media della squadra si è abbassata di più di due anni e se ciò non andrà a discapito della qualità della rosa, vorrà dire che davvero il Milan ha imboccato una nuova strada che può portarlo lontano, risollevando il bilancio dal rosso costante degli ultimi anni e consentendo di rimanere competitivi su tutti i fronti. Non sarà facile e lo sappiamo bene tutti, a cominciare da Allegri che già dal primo allenamento ci ha messo la solita grinta guidando i suoi giocatori nella partitella finale con tante urla di indicazione e suggerimento sul da farsi; il lavoro è solo all'inizio, ci sarà tempo per sistemare molte cose, ma c'è comunque fiducia attorno a questa squadra, salutata al suo ingresso a Milanello da molti tifosi e incitata a gran voce dalla Sud nella prima parte dell'allenamento sul campo esterno (a quando una bella tribunetta per permettere ai tifosi di stare un po' più comodi invece di rimanere aggrappati alle reti di recinzioni o dietro fastidiosi alberi che impediscono la vista del campo?). I giovani e, più in generale, i nuovi giocatori che per la prima volta, emozionati e impacciati, hanno varcato la soglia del centro sportivo rossonero, hanno una grossa occasione per dare una svolta alla loro carriera, ma hanno anche una grossa responsabilità, quella di non far rimpiangere autentici mostri sacri e colonne dello spogliatoio rossonero che hanno caratterizzato l'ultimo decennio e contribuito a tante vittorie.

Non sarà facile ma tutti sono già stati "adottati" dai tifosi fuori dai cancelli di Milanello e, quindi, possono lavorare con serenità e senza timori reverenziali o paure infondate. Certo i tifosi accaldati e accalcati all'esterno del centro sportivo forse ignoravano che all'interno Adriano Galliani stava rovesciando su di loro una metaforica e poco gradita "doccia gelata", affermando che il mercato non è affatto chiuso in uscita e Thiago Silva e Ibrahimovic non sono assolutamente incedibili nonostante tutti fossimo convinti del contrario, ma in fondo l'A.D. e vicepresidente rossonero è stato comunque e a sorpresa uno dei più acclamati dalla curva nel corso dell'allenamento, è stato definito "uno di noi" e gli è stato chiesto a gran voce di portare in rosa un campione, forse proprio ignorando che le dichiarazioni di Galliani erano state di tutt'altro tipo. In fondo nel "primo giorno di scuola" c'è spazio solo per la curiosità, l'euforia e i sogni; i problemi, semmai, verranno dopo, più avanti; ora ci sono giocatori alla prima esperienza in una grande che sognano di diventare grandi e di entrare nella storia come è successo a chi ora non c'è più e ha lasciato un vuoto immenso; ora ci sono tifosi un po' delusi e diffidenti per un mercato giudicato modesto, ma che hanno preferito non contestare e sostenere la propria squadra, sognando comunque grandi vittorie, forse un po' più difficili da conquistare ma proprio per questo ancor più esaltanti e gratificanti se dovessero arrivare. Nonostante il gran caldo (resta un mistero il perchè il Milan non abbia mai effettuato un ritiro estivo in montagna e al fresco nell'era berlusconiana, primo anno a parte, ma visti gli egregi risultati in questi venticinque anni abbondanti rimane una questione marginale e senza importanza...) è stata comunque una buona giornata piena di sensazioni positive, perchè dopo quasi due mesi di "astinenza" (l'ultima partita era stata il 13 maggio) c'era in tutti i tifosi presenti una gran voglia di Milan e ora tocca alla squadra e allo staff tecnico far di tutto perchè questa voglia cresca giorno dopo giorno, emozione dopo emozione, vittoria dopo vittoria, per riportare entusiasmo anche in chi non ne ha più (ad esempio chi non ha rinnovato l'abbonamento...). L'avventura è solo all'inizio, ci sarà da sudare e soffrire e per questo non possiamo che augurare "buon lavoro" a questo Milan ringiovanito e rinnovato che deve iniziare una nuova era con il piede giusto.