LA LETTERA DEL TIFOSO: "Silvio, Milano ti ha amato tanto..." di Franco

LA LETTERA DEL TIFOSO: "Silvio, Milano ti ha amato tanto..." di FrancoMilanNews.it
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venerdì 13 luglio 2012, 15:17La lettera del tifoso
di Vincenzo Vasta

Chi come me ha più di qualche primavera sulle spalle ricorda il Milan operaio (casciavit) degli anni 70 e 80, determinato a ben figurare in campionato e sognare le coppe europee (allora erano 3) come un miraggio, un ricordo sbiadito dei tempi che furono, i mitici anni 60.

Il Milan della B prima e del fallimento dopo, quel fallimento che ci aveva aperto il baratro del nulla, evitato solo grazie al salvatore.

Il Milan è cambiato, sono arrivati i successi, i fuoriclasse, alcuni cresciuti a Milanello, altri acquistati dalle migliori squadre italiane e del mondo, altri scoperti giovani un po’ ovunque che hanno portato vittorie e soddisfazioni in serie.

S.Siro era sempre pieno, che gli anelli fossero 2 oppure 3.

Trovare un biglietto era un’utopia, a meno che in tasca non ci fosse la tesserina, che dava diritto alle partite di campionato e, soprattutto, alla prelazione per la Coppa dei Campioni (in seguito Champion’s League); altrimenti si incrociavano le dita e si sperava in un amico folle che avesse altri impegni.

Se eri fortunato si apriva lo scenario perfetto:

uno stadio bellissimo e maestoso, pieno all’inverosimile che trepidava per i suoi campioni, con coreografie eccezionali, sempre diverse, ed una miriade di striscioni sempre presenti allo stesso posto, in bella mostra.

Oltre ai mitici FOSSA DEI LEONI e BRIGATE ROSSONERE, chi non ricorda il sempiterno MARCO-NICO o il SIAMO BELLI COME IL SOLE? Ne ricordo anche un altro, sempre presente, gratificante per chi aveva permesso tutto ciò: SILVIO MILANO TI AMA…

Era un messaggio semplice, forse esagerato, ma che aveva la capacità di sintetizzare in 4 parole il sentimento di un tifoso grato e gratificato.

Gli anni e la storia hanno voluto quella persona sempre più lontana dai campi di calcio e dalle tribune, ma sempre vicino ad una squadra che, lentamente, perdeva quella magnificenza acquisita con merito.

Da un po’ manco da S.Siro con la costanza di allora, ci vado di rado per via dei molti impegni e ‘grazie’ agli orari fantasiosi di chi stila i calendari, ma non ricordo di aver più rivisto quello striscione.

Disattenzione? Superficialità? Non saprei. Forse c’è ancora, forse non più, ma poco cambia perché se ci fosse sarebbe comunque ormai sbiadito, consunto dagli anni e dalla passione. Se anche ci fosse avrebbe perso quel significato. Quello striscione che, allo stato attuale delle cose, probabilmente giace in un baule, in un portabagagli od in un magazzino in attesa di essere sfoggiato in qualche occasione importante perché, e ne sono sicuro, Milano ama ancora Silvio, quel Silvio.

Ma siamo sicuri che Silvio ami ancora Milano?

Caro Silvio, cosa ti ha fatto Milano, la Milano rossonera, per essere trattata così?

Eri la fabbrica dei sogni, il Babbo Natale dei tifosi rossoneri, oggi rischi di diventare l’Uomo Nero, il Babau.

Se ami ancora Milano, quella Milano che altro non sogna che amarti di nuovo, batti un colpo, altrimenti permetti a chi, quello striscione l’aveva creato, di prepararne un altro: SILVIO, MILANO TI HA TANTO AMATO…