LA LETTERA DEL TIFOSO: "Forzato allo sfratto" di Carlo

LA LETTERA DEL TIFOSO: "Forzato allo sfratto" di CarloMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 14 luglio 2012, 12:50La lettera del tifoso
di Antonio Vitiello
scrivi a laletteradeltifoso@milannews.it

La Lettera del tifoso:
Cari milanisti,
mi ha fatto impressione leggere che la moglie di Thiago scrivendo sui social networks, ha manifestato
il desiderio della famiglia di rimanere al Milan e a Milano, ma che non avevano la possibilitá di decidere loro stessi.
Allora la mia rabbia diventa ancora piú profonda, pensando che Thiago in piú di un’occasione ha manifestato
la voglia e la gioia di essere una nuova bandiera del Milan, sulle orme di Baresi e Maldini.
La veritá non la sapremo vai, ma questa futura e nascente bandiera é stata strappata e gettata fuori dall’universo Milan.
Galliani e Berlusconi dicono che di bandiere non esistono piú. Falso! Le bandiere esisterebbero ancora, anche se in maniera minore,
se i vari presidenti delle societá usassero il cervello nello stilare e approvare i contratti.
E forse colpa di Thiago se il Milan dá a Ibra lo stipendio faraonico che aveva e adesso col senno di poi, si rendono conto che non possono
mantenerselo piú?
E forse Thiago che ha chiesto di andare via per 1 milione in piú al mese che il PSG gli garantiva?
E forse colpa di Thiago, dei tifosi o degli altri giocatori, se Berluscomi paga il lodo Mondadori perché ha fatto un po’ il furbino.
E colpa di Thiago se il Milan non ha lo stadio di proprietá?
No signori, la veritá é che il Milan si é reso conto che Ibra forse non vale i 12 milioni, alla fine della giornata, ..che rompe le balle a tutti,
in campo e fuori e che, in fondo, é sostituibile pagando ad altri la metá o meno per lo stesso risultato.
Thiago é stata la vittima degli sporchi intrighi del calcio. Il PSG non vuole Ibra, ma lo accetta se Thiago viene incluso nel pacco regalo.
Thiago, la nostra prossima futura, anzi presente bandiera, ci é stato strappato da Galliani e Berlusconi, e non dall’ingordigia, come nel caso di Ibra.
Galliani, e specialmente il suo boss, sono maestri e artisti, nel costruire scenari dove il fumo oscura la veritá. Nel caso di Berlusconi sia fuori
che dentro il mondo del calcio.
Quindi che non mi si venga a dire che le bandiere non esistono piú. La veritá é che non hanno piú la possibilitá di esistere nel calcio di oggi,
fatto solo di soldi e di sporchi intrighi.
Noi milanisti, il Milan e il mondo del calcio la bandiera l’avevamo trovata.

e voi cari Dott. Galliani e Cav. Berlusconi ce l’avete strappata di mano,
e adesso cercate di farlo passare come il desiderio “mercenario” di Thiago di guadagnare di piú.
La bandiera l’avete slegata voi e il vento del cool business ce l’ha tolta di mano. Vergogna!
Saluti per tutti i tifosi rossoneri
Carlo