Dai resti del Milan Campione, nasce il Milan affamato

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© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
lunedì 16 luglio 2012, 14:00Primo Piano
di Stefano Maraviglia

Lo scoramento e la delusione, stanno caratterizzando queste prime battute di calciomercato per i tifosi del Milan. Ceduti i due pezzi da novanta, tante sono le incognite sugli arrivi, con ipotesi discordanti tra loro o frutto più della fantasia che della realtà. Si aspetta di capire qualcosa di più sul progetto rossonero, di sicuro si ripartirà con un gruppo meno blasonato rispetto al recente passato. Mostri sacri come Nesta, Inzaghi, Zambrotta, Gattuso, Thiago Silva, Ibrahimovic e van Bommel non ce ne sono più, per ora sono gli Acerbi, Constant, Traorè, Montolivo, ad essersi impadroniti della scena. Tutti si aspettano dei passi importanti da parte della dirigenza milanista, almeno 2-3 colpi di grande calibro, giocatori che non porteranno solo entusiasmo, ma molto di più. Con la chiusura del vecchio ciclo, ne riparte un altro molto diverso, alimentato dalla fame di emergere, dalla determinazione di arrivare e vincere. Può sembrare antipatico, il Milan di domani sarà meno pubblicizzato, ma sicuramente molto più gasato, un po' come la Juve della passata stagione.

I bianconeri lo scorso anno avevano una rosa inferiore anni luce alle milanesi, eppure hanno scucito lo scudetto al Milan a suon di risultati e va detto, grazie anche ad episodi a favore ed errori altrui. Tanti volti nuovi in quel di Milanello, meno nomi da copertina, qualcosa di diverso rispetto agli ultimi anni, cambiamento che desta la sensazione di un voler davvero voltare pagina. Il Milan del passato tornò grande grazie agli investimenti di Berlusconi, ma era mosso da tanti nomi che sono diventati tali, non nascendo già plurititolati. Galli, Tassotti, Colombo, Evani, volti di leggende rossonere entrati nella storia, pur vantando un blasone leggermente minore rispetto a Maldini, Baresi e co.. Giocatori cresciuti con il Milan e diventati grandi in rossonero, quello che potrebbe accadere domani ad Acerbi e agli altri. Giunti a Milanello per ereditare maglia e posto in squadra di chi ha lasciato, accolti da scetticismo o cauto ottimismo, magari pronti a rivelarsi grandi acquisti e colonne portanti di un Milan nuovo, meno costoso, più giovane e dinamico. Il blasone arriverà, ma serviranno tanta fame, determinazione e voglia di vincere per diventare grandi.