Nuovo Milan, nuovo attacco: dal tridente all'albero, la costante è il Papero

Nuovo Milan, nuovo attacco: dal tridente all'albero, la costante è il PaperoMilanNews.it
© foto di Nicolo' Zangirolami/Image Sport
lunedì 30 luglio 2012, 08:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Il 4-3-3: dopo le prime uscite estive, sembra questo lo schieramento su cui i rossoneri vogliono specializzarsi. Massimiliano Allegri, perso Ibrahimovic, sta pensando di rivoluzionare in toto il reparto offensivo, affidandosi alla velocità, imprevedibilità ed intercambiabilità degli interpreti. Boateng, Emanuelson, El Shaarawy e Robinho sono elementi ideali per questo nuovo credo tattico: un sistema di gioco che si baserà anche, e soprattutto, su Alexandre Pato. Il Papero ha doti sicuramente differenti rispetto ai sopracitati, ma rappresenterebbe la punta di diamante in un sistema in continuo divenire. L'ex Internacional si inserirebbe come riferimento centrale del tridente, potendosi però allargare a piacimento quando (e ove) necessario. Un Milan più leggero ma non per questo meno efficace, come dimostrato nelle amichevoli contro Schalke e Chelsea. E' inevitabile che, in questo contesto, diventeranno fondamentali le ripartenze: il Diavolo si dovrà fare più attendista, creando densità in mediana e proiettandosi con forza in contropiede. E un Pato in forma, se lanciato in velocità, diventa un vero e proprio incubo per le difese avversarie.

La condizione fisica è il vero punto focale del discorso: il Milan dovrà recuperare appieno il brasiliano, assillato da infortuni a ripetizione nelle ultime due annate. Intanto, dall'Olimpiade londinese, su questo aspetto arrivano dei riscontri positivi: il c.t. Mano Menezes, ieri contro la Bielorussia, si è affidato al Papero dal primo minuto, raccogliendo subito importanti frutti. Il ventiduenne di Pato Branco, su assist dalla sinistra di Neymar, ha siglato l'1-1 con un preciso colpo di testa, aprendo la strada alla rimonta verdeoro (3-1 il risultato finale). Ritornando all'aspetto tattico, anche il 4-3-2-1 potrebbe diventare un terreno fertile per Alexandre: un alberello che ci farebbe tornare indietro di qualche anno, e non solo per lo schieramento... Se si materializzasse il ritorno di Ricardo Kakà, quest'opzione modulistica tornerebbe di gran voga in quel di San Siro, facendo evocare ricordi piacevoli e vincenti. E' chiaro che non basterà tutto questo. Galliani dovrà pensare anche ad un'alternativa credibile al brasiliano, possibilmente conciliabile alle sue caratteristiche: l'ultimo mese di mercato, oltre al difensore centrale, al centrocampista e alla "ciliegina", dovrà quindi condurre anche ad un nuovo attaccante.