L'amara verità: addio ad Allegri dopo aver trovato l'alternativa

L'amara verità: addio ad Allegri dopo aver trovato l'alternativaMilanNews.it
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giovedì 25 ottobre 2012, 15:45Calciomercato Milan
di Antonio Vitiello
fonte tuttomercatoweb.com

"Non lo cambio, non lo cambio". Queste le parole dell'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani prima di lasciare la Rosaleda, di salutare Malaga con l'ennesima sconfitta sulle spalle. Il dirigente rossonero s'è affrettato a salire sul pullman per l'ennesimo confronto con squadra e allenatore. Si torna a Milanello, si torna in ritiro per preparare la sfida di sabato sera contro il Genoa di Delneri.

E Allegri? Non doveva salutare la compagnia in caso di ko? Ancora no, ancora non è giunto il momento. Fiducia al tecnico toscano almeno fino alla prossima sfida di campionato, snodo cruciale per decidere il suo futuro. Un altro ko renderebbe improrogabile la scelta. Una decisione di Galliani, più che di Berlusconi, concordata però anche dal numero uno rossonero che in queste ora sta prendendo sempre più coscienza di un'amara verità: trovare un'alternativa a Massimiliano Allegri è impresa disperata.

Già, è proprio così. Partiamo da Mauro Tassotti, vice del tecnico toscano. L'eterno secondo non ci sta a fare un passo avanti per prendere pieno possesso di una situazione così difficile. Con Allegri, poi, c'è un ottimo rapporto. Fargli le scarpe non è nel suo stile. L'alternativa era affiancargli una figura di spicco del Milan recente: da Gattuso a Nesta, passando per Filippo Inzaghi. Tanti i nomi circolati in questo giorni, diversi i contatti, poca la disponibilità per rilevare una situazione ingarbugliata.

Difficile, quindi, cambiare allenatore quando ti ritrovi a fare i conti con diversi rifiuti. Van Basten e Rijkaard sono suggestioni che, al momento, non trovano conferme. Rafa Benitez il nome dell'ultima ora, mentre pensare all'arrivo Pep Guardiola - vista la classifica e gli scenari futuri - è utopia: sia per ora che per giugno.

Cosa resta? Resta Allegri, il tecnico che non ha alcuna intenzione di rassegnare le dimissioni: "Addio? No, assolutamente. Anche perché non fa parte di me ed ho molta fiducia nei ragazzi. Credo che in campionato ne verremo fuori, in Champions siamo ancora in corsa". Resta lui a capo di un gruppo che fatica sempre di più a seguirlo, anche a causa dei continui stravolgimenti di modulo. Resta l'allenatore livornese, ma solo per mancanza di alternative. Basta trovarla per dare il via a un nuovo ciclo.