La conferenza stampa di Onyewu

Prima della seconda seduta d'allenamento, c'è stata la conferenza stampa di Oguchi Onyewu. Si è dimostrato molto disponibile, un pò emozionato e con buoni propositi. Per lui è una grande opportunità.
ATLANTA - E' un colosso, ma sotto quella montagna di muscoli nasconde un animo gentile, tanto da definirsi anche emozionato, nonostante si trovasse in casa sua. La sua prima conferenza stampa da rossonero, Oguchi Onyewu, l'ha tenuta al "Georgia Dome", davanti a molti giornalisti americani e alcuni italiani, tutti curiosi di conoscere i suoi intenti. Una nuova e grande avventura che non vuole fallire. Ecco i passaggi e le sue prime dichirazioni.
"Sono stato molto felice nel momento in cui mi hanno comunicato che avrei giocato nel Milan. Devo dire che mi sono anche emozionato un pò, anche perchè giocare per un club così prestigioso non è cosa da tutti i giorni e non per tutti. Il fatto di essere arrivato al Milan mi fa sentire felice perchè posso essere utile per questa società. Cercherò di aiutare i miei compagni con la mia fisicità, se necessario. Anche queste sono caratteristiche che in una squadra servono.
Conosco la serie A molto bene, lo ritengo un campionato difficile e anche competitivo. Sono pienamente delle difficoltà che troverò, con la presenza di tanti giocatori bravi. Questo, però, porta concorrenza ed è importante per una squadra che molte ambizioni, perchè aumenta il livello di attenzione.
Luis Fabiano ha fatto cose molto importanti e incredibili nella Confederations Cup. Lo conosco bene in quanto lo abbiamo affrontato in quella copmetizione e purtroppo abbiamo perso. Non essendo ancora un giocatore del Milan non ritengo giusto affrontare questo argomento, per rispetto delle parti, però se dovesse arrivare sarebbe bello.
Ibrahimovic è un grande giocatore. Se dovessi incontrarlo tenterò di fermarlo e di fare il meglio possibile. L'ho già affrontato una volta...e non mi ha fatto gol in quella circostanza. Ero con la nazionale. Non so se lo affronterò, ma di sicuro non vorrò farlo segnare.
I fischi a Beckham non li condivido. David è un grande. Non sono stato Los Angeles per vedere la partita e non ho vissuto dal vivo quei momenti. So, però, che non ci sono stati solo fischi, ma anche applausi. C'è chi ha visto il suo ritorno in un modo e chi l'ha vissuto in un altro. David è un grande e merita rispetto".

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