Ora o mai più

Che il rapporto tra Balotelli e il Manchester City fosse ai minimi storici lo si era capito già da tempo. Prima la tribuna di sabato, motivata dallo scarso impegno di Mario in allenamento, poi la frattura con la società in merito alle multe ricevute. L'attaccante bresciano vorrebbe citare in giudizio il club inglese, non avendo intenzione di pagare le numerose multe contestategli dal club per comportamenti non idonei. La situazione è traballante e, mai come in questo momento, il Milan potrebbe seriamente sferrare l'assalto decisivo: in caso di offerta consona (e probabilmente neanche così faraonica) improbabilmente i Citizens si metterebbero di traverso. Bisogna però ricordare le frasi di Berlusconi, rilasciate venerdì sera alla Triennale: il Presidente ha chiuso la porta a Balotelli con decisione, dichiarando di non vederlo in maglia rossonera.

Parole che ai presenti sono sembrate più una bocciatura che una smentita tattica, come fu quella dell'estate del 2010 prima dell'acquisto di Ibrahimovic. L'occasione però è troppo ghiotta: se Robinho dovesse partire, e il Diavolo nutrisse ancora stima ed ammirazione per SuperMario, l'associazione diventerebbe quasi automatica. Anche l'ipotesi prestito, ritenuta quasi utopica fino a pochi giorni fa, al momento sembra più realistica di quanto prospettato. Ora la palla passa al Milan che, nelle prossime settimane, dovrà decidere se puntare o meno su Balotelli: difficilmente in futuro si potrebbe presentare una situazione del genere e, prima di lasciarsela sfuggire, la dirigenza rossonera dovrà ragionare con grandissima attenzione.