Milan, Montella sotto accusa: la squadra non riesce a svoltare

Buona volontà, reazione d’orgoglio e poco altro. E’ stato questo il Milan in casa del Napoli, arrivato alla sesta sconfitta in appena tredici partite di campionato. Il tecnico rossonero a fine partita ha dichiarato: “Mi tengo questa prestazione, la squadra ha dimostrato un’ottima personalità e le trame sono state in netta crescita”. Una visione della gara legittima, ma i numeri dicono altro. Il Milan ha subito 16 tiri di cui 10 in porta, mai così tanti in stagione, Donnarumma ha realizzato 8 parate, record stagionale, e non è stato nemmeno il miglior Napoli. Tutto sommato è dignitoso per il Milan uscire dal San Paolo solo con due gol incassati e uno fatto, ma è l’abitudine alla sconfitta che fa riflettere.

Il Milan ha già fallito il suo obiettivo primario, la qualificazione al quarto posto. Sono undici i punti di distacco dalla Roma, che deve ancora recuperare una partita, e ben 7 dalla Samp al sesto posto. Un momento estremamente negativo che mette sul banco degli imputati Vincenzo Montella in primis. Sicuramente il tecnico sarà amareggiato per questa situazione, l’ha dichiarato anche dopo il ko di Napoli: “Sono sempre molto dispiaciuto quando perdo, lavoriamo per ottenere grandi risultati, ma per ottenerli ci vuole un percorso quando si parte da una rivoluzione”. Ma è anche vero che questa pazienza in una piazza importante come Milano è sempre limitata, bisogna fare le cose velocemente, invece il Milan dopo cinque mesi dal lancio del progetto non ha ancora una vera identità di gioco, un equilibrio, ma tanti difetti in difesa e in attacco. La dirigenza vorrebbe continuare con Montella ma intanto i sostenitori milanisti chiedono una scossa, il rapporto tra l’allenatore e la tifoseria si è guastato da tempo.