Il Settore Giovanile protagonista a Casa Milan: ecco l'incontro "La Fabbrica di Uomini: il Capitale Umano”

Il Settore Giovanile protagonista a Casa Milan: ecco l'incontro "La Fabbrica di Uomini: il Capitale Umano”MilanNews.it
© foto di STEFANO PORTA/PHOTOVIEWS
mercoledì 16 novembre 2016, 07:30Casa Milan
di Simone Nobilini

Anche il Milan sarà protagonista del ricco programma di eventi realizzato da Museimpresa - di cui Mondo Milan, il museo rossonero fa parte dallo scorso febbraio - in occasione della XV edizione della Settimana della Cultura d’Impresa promossa da Confindustria.

Il Milan si inserisce in questa attività con un appuntamento in calendario il 22 novembre, alle ore 11, a Casa Milan, la sede del Club, dal titolo “La Fabbrica di Uomini: il Capitale Umano”. Durante l’incontro saranno sviluppate le tematiche legate alla crescita umana e calcistica dei giovani rossoneri e come questo percorso viene affrontato all’interno del Settore Giovanile grazie al Modello Milan. A raccontare questa esperienza saranno Filippo Galli, responsabile dell’attività agonistica del Settore Giovanile e Antonello Bolis, docente della Scuola di Formazione rossonera e pedagogista. Saranno presenti in sala anche due ragazzi che porteranno le loro testimonianze: un calciatore arrivato a giocare in prima squadra e Riccardo Leone che, dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili del Milan non ha raggiunto lo stesso obiettivo, ma si è laureato in Scienze Motorie e ora si è affermato in un altro contesto.

Il Settore Giovanile dell’AC Milan nasce con l’obiettivo di formare calciatori che, attraverso un percorso di crescita atletica e tecnica, possano un giorno debuttare nella prima squadra. Negli anni è stato sviluppato anche un articolato percorso educativo multidisciplinare, finalizzato ad accrescere il ‘Capitale Umano’ di ragazzi che accedono alle attività da bambini, alcuni trasferendosi senza la famiglia in strutture residenziali gestite della società, per poi uscirne adulti. Una Scuola di Formazione in grado di fornire supporti didattici adeguati per sostenerli nel gestire la pressione psicologica, l’insoddisfazione e soprattutto affrontare il momento in cui la maggior parte di loro non riuscirà a raggiungere l’obiettivo, preparandoli a livello scolastico anche a percorsi professionali differenti, attraverso un’esperienza formativa che resti comunque memorabile.