TMW - Milan, chi fa parte della cordata cinese? Ancora qualche dubbio

Il 5 agosto 2016 verrà ricordato nei libri di storia del Milan come la data in cui si è firmato un importante accordo preliminare tra Fininvest, la holding di famiglia Berlusconi, e la società veicolo Sino-Europe Sports Investment Management Changxing Co.Ltd. La società cinese che ha rilevato il 99,93% del club rossonero per 740 milioni di euro, debiti compresi. Ma chi fa parte della cordata cinese? Chi va a comporre questa società veicolo? I dubbi ci sono ancora, non tutti i nomi sono stati svelati ma il punto fondamentale, come sottolinea anche il comunicato Fininvest, è relativo alla presenza dello stato cinese come garante di tutta l'operazione: "Della compagine fanno parte fra gli altri Haixia Capital, fondo di Stato cinese per lo Sviluppo e gli Investimenti, e Yonghong Li, chairman della management company, che è stato fra i promotori del gruppo con cui Fininvest ha lungamente trattato fino alla firma odierna ("signing"). Assieme ad Haixia Capital e a Yonghong Li, acquisiranno quote dell'Ac Milan altri investitori, alcuni dei quali a controllo statale. Fra loro, società attive nel campo finanziario e altre impegnate in settori industriali", spiegano i manager Fininvest con una nota.
 
Si evince che oltre alla Haixia Capital e Yonghong Li (presidente stesso della Sino-Europe), ci sono altri importanti investitori che usciranno allo scoperto solo tra qualche settimana, quando il closing sarà ultimato. Recentemente MilanNews.it ha svelato dalla Cina la presenza di un'altra società che entrerà nel Milan, si tratta della Jilin Yongda Group Ltd, azienda leader nella produzione di magneti. Invece Yonghong Li è poco conosciuto anche dai giornalisti del suo Paese. Si è capito che sarà poco operativo in Italia (tra l'altro parla solo cinese).

Oltre alla foto con la stretta di mano a Villa Certosa con Berlusconi, ci sono sporadiche news significative. In futuro però verrà organizzata una conferenza stampa nello stato di Changxing dove verranno svelati altri dettagli di questa storica operazione. Quello che ha più competenze manageriali è Han Li, un passato nel gruppo Wanda, che sarà il primo punto di riferimento di Marco Fassone.
 
Quest'ultimo sarà il volto italiano della cordata cinese, l'uomo dei cinesi in Italia, il raccordo tra Milano e Pechino. E' stato infatti già nominato amministratore delegato e direttore generale del futuro Milan, quello che entrerà in scena dopo il closing. Nel frattempo però Fassone è già operativo come supporto all'attuale dirigenza, ma anche in vista del suo insediamento. Una delle prime idee è quella di scegliere un nuovo direttore sportivo e molto probabilmente portare in società anche una vecchia gloria. Bandiere come Albertini e Maldini sono i candidati principali per un ritorno in rossonero come dirigenti.