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Bandinelli: "Montella sta riuscendo dove nessuno era riuscito. Locatelli? Una sua titolarità non credo sia così lontana"

ESCLUSIVA MN - Bandinelli: "Montella sta riuscendo dove nessuno era riuscito. Locatelli? Una sua titolarità non credo sia così lontana"MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
lunedì 26 settembre 2016, 16:31ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

Buon pareggio quello del Milan conquistato a Firenze. I rossoneri di Vincenzo Montella hanno strappato uno 0-0 alla squadra di Sousa che sarebbe potuto essere anche qualcosa di più con un pizzico di precisione in più sottoporta. La redazione di MilanNews.it ha quindi contattato Laura Bandinelli, firma de La Stampa, con la quale abbiamo analizzato la sfida del Franchi, il gioco di Montella e la sua capacità di lavorare con i giovani, ma anche questioni relative a possibili problemi per la  cessione societaria del club con voci discordanti uscite negli ultimi giorni.

Che impressione le ha lasciato il Milan visto a Firenze?
"Non è stata la più bella partita del Milan di Montella, ma non è detto che non l'abbia preparata in questo modo e che, alla fine, magari rinunciando al bel gioco, sia riuscito a portare a caso un bel risultato. Non è una prestazione che dev'essere presa come modello, ma se pensiamo a come si era messa alla fine l'ha portata a casa in maniera sufficiente".

Pensa che quindi sia stata una scelta quella di affrontare la Fiorentina aspettandola nella propria metà campo e ripartendo in contropiede?
"Sì, la sensazione è che un minimo di timore della Fiorentina a livello tattico ce l'avesse. E che sia partito più per non prenderle. E poi sfruttare il secondo tempo per provare a fare qualcosa di più. Ho notato un atteggiamento diverso, ho visto più attenzione. Probabilmente, anche il fatto che nelle prime partite il problema fosse additato come quello della difesa, lo ha portato a correggere questo difetto. Il Milan è da assemblare, sta curando in maniera particolare la fase difensiva intesa come lavoro di centrocampisti e attaccanti anche, e quindi a Firenze ha attuato un processo di questo tipo".

Locatelli sta entrando sempre di più nei meccanismi e nei cambi di Montella. Come ha visto il talento classe 1998?
"Molto bene, cresce. E' integrato ed è gestito in maniera secondo me ottimale, senza dargli troppe pressioni e senza farlo correre in maniera eccessiva, senza buttarlo nella mischia in momenti drammatici. E' la situazione ideale per farlo crescere, capire le sue reali possibilità e soprattutto per capire se in un futuro, ma non credo sia lontano, possa partire titolare. E' bravissimo a mio avviso Montella, perchè sta riuscendo in quello in cui gli altri non sono riusciti, schierando una formazione giovane ma trovando comunque un'amalgama di squadra".

L'impressione è che Montella stia cercando di avere una base fissa di formazione, ma questo non rischia di andare a discapito dei nuovi acquisti, che sembrano un po' fuori dal progetto al momento?
"Credo sia presto per parlare di gerarchie, anche perchè il Milan rispetto all'Inter non ha le coppe europee e quindi è anche meno necessario fare turnover da parte di Montella. Io credo che in questa fase lui voglia trovare una squadra base che funziona. In questo momento è difficile pensare di inserire Lapadula con questo Bacca. Abbiamo visto a Genova cosa è successo. Niang e Suso mi sembrano imprescindibili e senza sostituti in questa squadra. Secondo me il mercato che è stato fatto dal Milan è stato più sulle riserve che sui titolari".

Forse non sarebbe stato meglio, per una squadra che ha bisogno di rinforzi nell'undici titolare, concentrare gli sforzi economici su un giocatore che avesse potuto far fare il salto di qualità?
"Se ti guardi indietro puoi fare delle considerazioni di questo tipo, perchè a posteriori ora hai sott'occhio la situazione e vedi quali sono le carenze. Però dobbiamo anche ricordarci in quale contesto il Milan ha fatto mercato quest'estate, con date che slittavano, condizioni economiche che cambiavano e quindi è difficile programmare se non sai quanti soldi hai a disposizione. L'operazione più bersagliata di critiche, quella di Sosa resta un punto interrogativo. Però non sappiamo in futuro, magari diventerà importante per la squadra".

I tifosi del Milan sono un po' preoccupati dalle voci che gettano dubbi sulla cordata. Si sente di rassicurarli?
"In questa vicenda fa fede la serietà degli interlocutori. Ci sono due advisor come Rotschild e Lazard, conosciuti ovunque. Sono professionisti seri che hanno fatto acquisizioni molto più delicate di questa. In più, non posso pensare che una società come Fininvest possa aver sottovalutato degli aspetti in una trattativa che non è solo economica, ma che riguarda la storia degli affetti. La seguo con l'attenzione che merita, con una visione critica, perchè non si deve mai dare niente per scontato, ma se ci fossero stati degli allarmi gravi, per me non sarebbe arrivato il primo versamento di 100 milioni, che invece è arrivato addirittura in anticipo. I documenti in questione, tra l'altro, non c'entrano nulla con l'attuale trattativa. Mi sento di dire ai tifosi del Milan di avere il mio stesso atteggiamento, ovvero essere realistici, perchè non si possono costruire storie sul nulla".