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Bonera: "Musacchio acquisto top, che coppia con Romagnoli. Morata? Sarebbe l'ideale. Montella ha ridato credibilità"

ESCLUSIVA MN - Bonera: "Musacchio acquisto top, che coppia con Romagnoli. Morata? Sarebbe l'ideale. Montella ha ridato credibilità"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 1 giugno 2017, 14:30ESCLUSIVE MN
di Pietro Mazzara

Compagno di Mateo Musacchio nelle ultime due stagioni al Villarreal, ma anche giocatore di lungo corso con la maglia del Milan, con la quale ha vinto l’ultimo scudetto e anche una Supercoppa Italiana contro l’Inter. Daniele Bonera, fresco di compleanno e di rinnovo con il Villarreal ha parlato in esclusiva a MilanNews.it del nuovo acquisto rossonero e non solo.

Bonera, ieri Musacchio ha salutato il Villarreal. Che tipo di giocatore arriverà a Milanello?
“In primis è un ragazzo molto serio, e questo non può che far bene al Milan. Il giocatore è forte e credo che, mentalmente, avesse bisogno di confrontarsi in un grande club come il Milan, senza nulla togliere al Villarreal. In maniera molto obiettiva va detto che arrivare in rossonero gli farà bene, perché forse il suo ciclo qui era finito ed il salto gli farà bene”.

A livello tecnico invece, cosa ci dobbiamo aspettare da lui?
“È un giocatore molto forte, che con Romagnoli formerà una coppia importante e ben assortita, perché hanno tecnica entrambi. Porterà esperienza internazionale e può anche essere un punto di riferimento per Romagnoli che, nonostante la giovane età, ha fatto benissimo, al fianco di Musacchio potrebbe fare quel salto definitivo”.

A Villarreal avete giocato con la difesa a quattro. Crede che Musacchio possa giocare ad alti livelli anche in quella a tre?
“Secondo me come caratteristiche può giocare li. È intelligente e nonostante sia molto aggressivo sull’uomo, sa quando scappare, quando salire, quando giocar facile e quando portare palla. In generale, i giocatori bravi si adattano ai moduli e lui non farà fatica”.

Musacchio-Milan è una trattativa che va avanti da un anno. Ne avete parlato nei mesi scorsi?
“Un po’ l’ho vissuta da testimone oculare quella fase, perché eravamo entrambi ad Ibiza in vacanza e lui si è incontrato spesso con Galliani per provare a trovare un accordo. Ma non c’erano le possibilità economiche, a detta sua, perché il Milan era ancora nella fase di cessione della società. È stata una trattativa lunga, ma dopo l’estate lui si è concentrato ed ha dato il suo contributo. La delusione momentanea non lo ha toccato”.

Negli ultimi giorni invece?
“Nelle ultime tre settimane mi ha chiesto un po’ di consigli, anche dal punto di vista logistico. Ieri l’ho rivisto ed rimasto stupito dall’ambiente, da Milanello e dalle persone. È rimasto molto colpito”.

Che impressione le sta facendo il nuovo Milan?
“Si sta muovendo forte. I giocatori che stanno arrivando e che potrebbero arrivare sono tutti profili molto importanti. Diamo tempo alla nuova proprietà di lavorare”.

E se il Milan dovesse prendere Morata, sarebbe un problema in meno per le difese spagnole…
“Alvaro è forte, ma forte forte. È un attaccante completo. Secondo me è un po’ penalizzante giocare nel Madrid, per le caratteristiche di quel club. L’evoluzione futura sarà quella di Ronaldo centravanti e Morata andrebbe a trovare sempre meno spazio. Stiamo parlando di un grande campione e di un potenziale grande acquisto per il Milan”.

Come valuta la stagione del Milan che si è appena conclusa?
“Bisogna sempre capire e vedere da dove si parte. Il Milan veniva da anni difficili e vincere con la Juve la Supercoppa e centrare i preliminari di Europa League, beh è una stagione da valutare positivamente. Chiaro, se poi si guarda agli anni d’oro, centra ben poco. Montella ha dato una certa credibilità al Milan, che dovrà essere confermata nella prossima stagione”.

Le piacerebbe incontrare il Milan nella prossima Europa League?
“L’augurio è quello. Personalmente sarebbe molto bello, e speriamo di incontrarci nella fase a eliminazione diretta”.

Parliamo di suoi ex compagni: come valuta l’annata di Inzaghi ed il ritorno di Gattuso?
“Pippo ha avuto gli attributi di rimettersi in gioco da una Lega Pro. È vero che il Venezia è una squadra molto forte, ma vincere campionato e coppa non è da tutti. Su Rino, invece, sono molto contento che sia tornato. Lui è molto contento di essere ritornato al Milan e sono convinto che dentro Milanello, anche con lui, torneranno ad esserci centri valori che erano tipici di quell’ambiente”.

Ultime battute sul Brescia: quanto ha sofferto nella partita finale di campionato?
“Ho sofferto e sudato come un pazzo durante l’ultima partita. Mi spiace per Cristian, che ho sentito spesso nel corso dell’anno. So con quale passione e impegno lavora, ma anche lui sa che i risultati sono stati negativi. All’inizio la squadra giovane è andata bene, poi si sono visti dei limiti caratteriali, ma lui ha tutto per fare l’allenatore e sono sicuro che prima o poi farà bene”.

Le piacerebbe chiudere con le Rondinelle?
“A me piacerebbe davvero tanto chiudere la carriera a Brescia. Ma adesso sono in un ambiente bellissimo, mi trovo molto bene, ma devo fare anche i conti con la carta d’identità. Finire a Brescia sarebbe la chiusura di un cerchio”.